No Triv Magna Grecia: "legame tra terremoti e trivelle è conclamato”

Crotone Attualità

"Quanto sta accadendo in tutto il mondo mette spalle al muro tanto il Governo quanto la schiatta di multinazionali del petrolio pronte a parassitare sulla Calabria ed i calabresi come fatto in Basilicata."E' quanto si legge in una nota del Coordinamento No Triv “Magna Grecia”.

"Dopo che la regione Emilia Romagna -commentano ancora - ha esercitato il diritto di precauzione fermando tutte le trivellazioni a seguito del terribile sisma del 2012, dopo che l'apposita commissione d'inchiesta pubblica non ha potuto escludere la correlazione tra il terremoto e l'attività estrattiva, dagli Stati Uniti arriva una conferma che pesa come un macigno.

Lo Stato dell'Oklahoma, infatti, attraverso i propri istituti di controllo e scientifici ha dichiarato che è molto probabile che l'intensa attività sismica degli ultimi anni sia stata causata dalle trivellazioni degli ultimi 3 decenni, con tanto di mappa che mette in correlazione pozzi petroliferi ed epicentri dei tantissimi recenti terremoti.

A questo punto non sono più tollerabili atteggiamenti possibilisti né prese di posizione arlecchinesche come quelle del Governatore della Basilicata Pittella. Il Governo Renzi deve fare marcia indietro e tutte le istituzioni calabresi devono sollevare un muro invalicabile per impedire che l'ennesimo sopruso si consumi alle spalle dei calabresi e del nostro territorio.

Non abbiamo apprezzato la non-presa di posizione con cui il Dipartimento Politiche per l'Ambiente ha ritenuto non valutabili le richieste di VIA presentate al Ministero dell'Ambiente da parte della Total E&P Italia, non perchè non condividiamo nel merito le critiche alla ridicola maniera con cui vengono effettuate le Valutazioni di impatto ambientale in Italia, bensì perché avremmo preferito, in ogni caso, una presa di posizione netta e fermamente negativa per ragioni di tutela del patrimonio ambientale, archeologico, paesaggistico ed a prescindere dalla documentazione presentata dai petrolieri. In ogni caso, proprio per creare la giusta sinergia tra istituzioni e società civile, abbiamo chiesto un incontro al Dirigente del Dipartimento Ambiente, Domenico Pallaria.

Di certo, ciò che risulta ormai indubitabile in questa vicenda è che le nostre comunità, in caso si svolgessero attività estrattive sul nostro territorio, correrebbero un rischio molto più che potenziale dal punto di vista sismico come dal punto di vista ambientale. Inoltre quanto affermato dal Dipartimento Ambiente manifesta ancora una volta l'arroganza con cui tali speculatori privati si rapportano con le istituzioni italiane, ignorando persino la richiesta di documentazione formulata non da un amministratore di condominio ma da una delle 20 regioni italiane.

Per queste ragioni riteniamo dovere improcrastinabile di tutte le istituzioni calabresi esercitare il diritto comunitario di precauzione per ostacolare con ogni mezzo che i conclamati pericoli generati dalle trivellazioni diventino disastri da far pagare alle nostre comunità. Non solo: alla luce di quanto emerso riteniamo non una facoltà, ma un obbligo della Regione e dei Comuni quello di prevenire tali disastri mediante il diritto di precauzione, come stabilito dal trattato comunitario.

Il nostro appello deciso,- conclude il coordinamento No Triv - pertanto, va ai Sindaci ed al Governatore Oliverio, affinché emettano in tempi celerissimi dei provvedimenti chiari e vigorosi che impediscano ogni possibile colpo di mano da parte di chi, in questi mesi, ha deciso di favorire sistematicamente gli interessi di una squallida lobby a scapito delle nostre comunità e del nostro sviluppo."