Medici e Odontoiatri su chiusura postazioni Continuità Assistenziale
"Il Consiglio dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Vibo Valentia appresa con perplessità e preoccupazione l’ennesima ventilata disposizione di chiusura di postazioni di Continuità Assistenziale nell’A.S.P. di Vibo Valentia, ha ritenuto, dopo un approfondito dibattito, di esprimere agli organi istituzionali e alla Direzione Generale dell’A.S.P. di Vibo valentia e all’opinione pubblica le proprie considerazioni." E' quanto dichiara in una nota Antonino Maglia Presidente dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Vibo Valentia
"Premesso che il Servizio di Continuità Assistenziale - sottolinea - svolge un ruolo essenziale ed insostituibile nella domanda di salute per come sancito dall’art. 32 della Costituzione Italiana nei confronti dei cittadini di questa A.S.P. e per come dettato dalla Convenzione con il S.S.N. offrendo con abnegazione impegno ed alta professionalità la propria ed insostituibile attività sanitaria, in un territorio particolare sia per la sua conformazione orografica che per la densità di popolazione, nonché per la dislocazione periferica di molti centri abitati rispetto alla presenza dei nosocomi locali e provinciali; Considerato che il fabbisogno di salute deve essere garantito ed offerto a tutti i cittadini con equità ed efficacia, anche per come sancito dall’art. 32 della Costituzione Italiana; Considerato altresì che le disposizioni regionali sono variate nel tempo riguardo alla definizione del numero dei medici di Continuità Assistenziale per densità di popolazione, frutto di mera media statistica, senza considerare l’effettiva necessità della popolazione residente; Considerato altresì che il territorio di questa A.S.P. non offre ed è carente di servizi sanitari territoriali come previsto negli Accordi Collettivi Nazionali per la Medicina Generale e la Continuità Assistenziale; Ritenuto altresì che nessun piano alternativo di organizzazione dei servizi socio sanitari offerti al cittadino equamente distribuiti in tutto il territorio di questa A.S.P. Ritiene: a fronte di quanto sopra che la ventilata chiusura determinerebbe disservizi, disagi e precarietà nella assistenza di Continuità Assistenziale con grave ricaduta non soltanto in termini di offerte di salute ma anche nell’ingolfare i presidi ospedalieri anch’essi provati in questa A.S.P. dalla scarsità di risorse professionali".
"Pertanto questo Consiglio - conclude Maglia - invita gli organi sanitari preposti a soprassedere alla indiscriminata chiusura di postazioni idi Continuità Assistenziale in base a semplici medie statistiche ed offre la propria collaborazione nel ricercare unitamente agli Organi Sanitari preposti, alle Associazioni Sindacali dei medici, alle Associazioni di volontariato sociale ed ai sindaci del territorio provinciale onde addivenire ad una articolata completa ed esaustiva offerta dei Servizi Sanitari e precipuamente quella garantita dai medici della Continuità Assistenziale."