Pedaggi: l’Anas va avanti, insorgono enti locali e consumatori

Calabria Cronaca

Entro due anni l'Anas riscuotera' direttamente i pedaggi su autostrade e raccordi autostradali in gestione diretta, pedaggi previsti dalla manovra economica. Oggi viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il bando di gara per la realizzazione del nuovo sistema di esazione, e le polemiche non accennano a placarsi. Anzi, il sindaco di Roma, Gianni Alemanno chiede di rinegoziare il contratto con la Societa' Autostrade. "Abbiamo dei mesi di tempo - afferma il Primo cittadino - prima che i macchinari per l'accesso alle autostrade, e comunque mai per i trasferimenti interni alla citta', vengano immessi: in questo periodo dobbiamo giungere ad una logica diversa anche perche' immettere questi sistemi significa spendere 150 milioni di euro e non ce ne bisogno". Da Imperia risponde Pietro Ciucci, presidente dell'Anas: "Stiamo dando attuazione ad una norma di legge, chiarissima e semplice, contenuta in poche righe". "Questa norma - aggiunge - prevede inanzitutto che le autostrade gestite direttamente da Anas, che sono quasi 1.300 chilometri, tra cui ricordiamo la Salerno-Reggio Calabria, il Raccordo anulare di Roma e l'autostrada per l'aeroporto di Roma Fiumicino, vengano assoggetate a pedaggio e che quindi non siano piu' gratuite. C'era, inoltre, una norma che prevedeva, nel tempo intercorrente necessario per attivare un sistema di pedaggi sui 1.300 chilometri di strade, di introdurre un onere, un pedaggio forfettario di un euro. Questo e' il provvedimento transitorio che e' stato oggetto di esame da parte del Tar". Conclude Ciucci: "attualmente il decreto e' sospeso, non annullato, e attendiamo le decisioni finali della gisutizia amministrativa. Rimane pienamente in vigore e, quindi, Anas e' tenuta a dare attuazione a quanto prevede la legge, ovvero al principio generale che la rete autostradale Anas diventa a pedaggio". Contro il Gra a pagamento e' intervenuto anche il presidente della provincia di Roma, Nicola Zingaretti, che ieri ha chiesto al Governo di fermare la "folle idea" del pedaggio elettronico e ha confermato che la Provincia di Roma "si opporra' a questo balzello in ogni modo". Hanno annunciato battaglia anche le organizzazioni dei consumatori, Adusbef e Federconsumatori, pronte ad opporsi "ancora affinche' questi nuovi balzelli non vengano imposti, poiche' oltre che illegittimi, provocano aumenti per costi diretti e costi indiretti maggiori spese per le famiglie di 60 Euro annui e nel caso dei pendolari un ricarico mensile di circa 60 euro".