Lettera in redazione | Barriere architettoniche sui trasporti: disabili hanno diritto a muoversi
Riceviamo e pubblichiamo una lettera di Vincenzo G., libero cittadino e padre di un ragazzo con disabilità, in relazione al dibattito in corso in Calabria sulle barriere architettoniche sui mezzi di trasporto pubblici.
“In relazione al caso dell'annullamento di una gita scolastica da parte di una scuola in Provincia di Cosenza, in quanto i dirigenti scolastici non hanno trovato un pullman accessibile ed attrezzato ad accogliere anche un bambino con disabilità, mi complimento con la Preside, gli insegnanti, i ragazzi e i loro familiari. Purtroppo in altre occasioni le gite spesso sono state organizzate comunque, lasciando a casa i bambini con disabilità. E’ da sottolineare che le persone con disabilità hanno diritto a pari opportunità e a muoversi su tutto il territorio regionale, nazionale e all’estero per motivi di salute, di studio, di lavoro, di svago, come tutti, e non possono continuare ad essere discriminate.
La normativa sulle barriere architettoniche riguarda anche i mezzi di trasporto, inclusi i pullman, ed è disattesa purtroppo in Calabria e in varie aree del Paese. Mi farebbe piacere sapere ad esempio quanti sono i mezzi accessibili delle Ferrovie della Calabria e dei concessionari privati che erogano servizi di trasporto regionale ed interregionale.
Dal sito delle Ferrovie dello Stato/RFI emerge che su oltre 2000 stazioni ferroviarie in Italia solo pochissime sono attrezzate e accessibili. Ci si può rivolgere al servizio on line per disabili o alle sale blu per aver informazioni dettagliate al riguardo. In tutto il territorio nazionale ce ne sono solo 14. E’ da sottolineare che sugli aerei i bagni non sono accessibili. I posti riservati alle persone con disabilità un tempo erano nella prima fila, con ampio spazio di manovra davanti, mentre ora sono nell’ultima fila, con pericolo di fratture per chi deve trasferirsi dalla sedia a rotelle.
In tutte le città italiane è difficile spostarsi con mezzi di trasporto pubblici, perché spesso sono solo in parte accessibili. I taxi adattati per trasportare persone su sedie a rotelle si trovano solo in poche città italiane come Bologna, Roma, Verona, Trento e poche altre. In una città come Milano fino a qualche mese fa circolava solo qualche taxi accessibile, difficile da prenotare.
A Cosenza un servizio "taxi per tutti" è stato avviato dall’Amministrazione Comunale circa quindici anni fa a dimostrazione che non in tutti i campi la Calabria è indietro rispetto ad altre regioni. Mi auguro che il servizio possa essere ora potenziato e reso fruibile 24 ore su 24 in tutta l’area urbana e sull’intero territorio provinciale, come avviene già in Trentino, e regionale.
E’ da sottolineare che oltre alla Costituzione Italiana e alla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, che garantiscono pari opportunità a tutti i cittadini, anche l’ar.26 della Legge 104/1992 prevede tra l’altro che : “le regioni disciplinano le modalità con le quali i comuni dispongono gli interventi per consentire alle persone handicappate la possibilità di muoversi liberamente sul territorio, usufruendo, alle stesse condizioni degli altri cittadini, dei servizi di trasporto collettivo appositamente adattati o di servizi alternativi. I comuni assicurano, nell'ambito delle proprie ordinarie risorse di bilancio, modalità di trasporto individuali per le persone handicappate non in grado di servirsi dei mezzi pubblici”. "Entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, le regioni elaborano, nell'ambito dei piani regionali di trasporto e dei piani di adeguamento delle infrastrutture urbane, piani di mobilità delle persone handicappate".
Il Decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1996, n. 503, inoltre, precisa le norme da rispettare per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici.
Mi auguro pertanto che la legislazione esistente sia fatta rispettare dalle autorità ad ogni livello e su tutto il territorio nazionale.”
Vincenzo G.
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