Riunione sindaci a Scandale, Pingitore: “Lavorare insieme per futuro territorio”
Venerdì 7 maggio 2015 si è tenuta nella sala consiliare del comune di Scandale la Conferenza dei sindaci per discutere sulle problematiche inerenti alla provincia di Crotone. Presenti i rappresentanti di nove comuni, tra cui quello ospitante, Scandale, Iginio Pingitore, Amedeo Nicolazzi di Petilia Policastro, Armando Foresta di Mesoraca, Carmine Barbuto con il suo vice Raffaele Poerio di San Mauro Marchesato, Domenico Vulcano di Crucoli, Vincenzo Pugliese di Roccabernarda, Maria Lacaria di Cerenzia, il vice sindaco Domenico Sculco di Belvedere Spinello.
In rappresentanza del mondo sindacale ha partecipato il segretario Provinciale Pino De Tursi. Presente anche Paolo Sesti Dirigente Medico Psichiatra presso ASP Crotone e il presidente della Scuola Permanente di educazione e formazione, SPEF Scandale, Claudio Pirillo. L’incontro è iniziato intorno alle 17:45, dopo le varie interviste rivolte ai partecipanti da parte di alcune reti locali. L’assessore alla Cultura e all’ambiente del comune di Scandale, Maria Luisa Artese, assumendo il ruolo di moderatrice, ha aperto i lavori introducendo gli argomenti.
Ha salutato e ringraziato, dando subito la parola al sindaco di Scandale Iginio Pingitore, il quale ha iniziato mettendo subito a fuoco le varie problematiche del territorio: “ le difficoltà che un sindaco, appena s’insedia, sono caratterizzate dalle tante normative esistenti e dalle varie leggi che il governo centrale vara, spesso gli amministratori nell’ente hanno a disposizione poco personale, per cui tutti i giorni faticosamente bisogna attenersi a quanto è stato stabilito dall’alto. Fra le tante normative, le più spinose sono quelle relative al Patto di Stabilità, i tanti Intoppi burocratici si aggiungono ai problemi vecchi e nuovi del nostro territorio, con la crisi economica ancor di più, diventa veramente faticoso poter realizzare gli obbiettivi che un’amministrazione si è prefissata”.
Tutti i presenti sono intervenuti e gli argomenti urgenti trattati , sono: la scuola. La scuola pubblica crotonese continua a perdere colpi, tra tagli, diminuzioni di risorse, di personale docente e non docente. L’ultima decisione che fa discutere è l’eliminazione del tempo prolungato nelle scuole del crotonese. I tagli adottati dal governo centrale, le risorse non sono sufficienti neanche per la manutenzione delle strutture scolastiche e tanti sono gli edifici che stanno andando a pezzi. Dopo tanti lunghi anni di attese e l’auspicato polo universitario, oggi il territorio crotonese rischia di perdere anche le scuole primarie.
Eliminazione dell’ente provincia: con la sparizione dell’ente intermedio, le conseguenze si abbattono sui sindaci. I Comuni, che non ricevono quasi nulla, sono costretti ad agire svuotando le proprie casse (ammesso che le abbiano), incapaci di garantire semplici servizi a causa dei costi che essi non riescono ad affrontare. Gli enti locali sono oramai ridotti all’osso. Lo Stato è tutto fuorché soccorritore. I sindaci, dovranno tappare e intervenire su tutto: le innumerevoli frane deteriorano le strade senza più alcun intervento di manutenzione o di minima messa in sicurezza.
L’eliminazione dell’ente porta con sé anche le grane delle società a esso collegate: Soakro Tutti i giorni i comuni del crotonese assistono agli aumenti di tariffe e nello stesso tempo alla riduzione della portata dell’acqua, con disagi gravi nei nostri paesi e per le stesse amministrazioni comunali. La Soakro, come a tutti ben noto è debitrice della Sorical e quest’ultima affinché sia onorato il pagamento chiude i rubinetti alla popolazione.
Il territorio provinciale presenta una situazione tra i peggiori d’Italia: strade dissestate e impercorribili, servizi affidati a terzi che ritardano la normale amministrazione e/o gestione di quanto affidatogli, nessun investimento, eccetto quelli realizzati nel settore energetico che sfruttano terribilmente il nostro territorio ingrassando le tasche di privati, senza alcuna ricaduta in termini economici, e compiendo scempi alle nostre plurimillenarie bellezze naturali;
Discariche: gran parte del territorio Crotonese si può dire che è una discarica a cielo aperto, iniziando dalla zona dell’ex Pertusola, nel centro abitato, sotto i palazzi e gli edifici della città e non di meno quelle sparse nel territorio. La città di Crotone che da questo punto di vista ha già dato tanto non può creare nuovi invasi e ulteriore inquinamento. Ma nonostante tutto, riemerge l’ipotesi di costruire altri quaranta ettari in località Giammiglione. A distanza di tempo si ripresenta lo spettro, infatti in questi ultimi mesi spunta una Conferenza di servizi a Roma, per riportare alla ribalta la discarica. Perché questa tendenza, provare, riprovarci. Insieme bisogna scongiurare qualsiasi ipotesi di discarica, perché il crotonese ha già dato, il territorio ha bisogno invece di bonifiche delle discariche esistenti, presunte e abusive.
Emergenza rifiuti: con l’estate arriva la grande bruttezza , rifiuti accatastati lungo le strade provinciali, sacchi abbandonati vicino le località balneari, lavandini, tazze di bagni e bidet fanno da cornice alle bellezze naturali della nostra terra, dove si sarebbe auspicato un incremento turistico. I cittadini costretti a vivere in mezzo alle schifezze, pagando, perfino, altissime quote sui rifiuti e questo territorio paga una politica malsana della burocrazia regionale, in particolare, quella di questi ultimi venti anni di scandalosa gestione commissariale che ha lasciato il problema rifiuti sempre come fattore di emergenza. Un patto con tutti i comuni affinché il territorio non sia sporcato, puntare sul ripristino del senso civico. La sfida sarà quella di trasformare un problema in un’opportunità. Dare il via a una forte campagna della “differenziata “ far prevalere Il concetto è che “chi meno inquina meno paga”.
Viabilità: la situazione si presenta tra le peggiori: strade dissestate e impercorribili. Sono forti i disagi appena incomincia a piovere. C’è l’incubo delle frane. I sindaci a causa delle intemperie sono costretti a chiudere le scuole, forti disagi per raggiungere le scuole superiori a Crotone e a liceo di Santa Severina . Situazioni critiche che inducono dirigenti scolastici e sindaci di non tenere le lezioni. Situazione difficile nel Petilino,e disagi per la neve a Trepidò. I sindaci dovranno fare i salti mortali durante il periodo autunnale che puntualmente le condizioni meteo provocano allagamenti, caduta alberi, ingombri sede stradale, frane con conseguente isolamento e interruzione della viabilità a causa dell'enorme massa di terreno che scivola dalle vecchie strade.
Meriterebbe attenzione la strada statale 106 che rappresenta una delle strade italiane con il più alto tasso di mortalità per chilometro. La SS 106 Jonica o Strada della Morte. Ogni volta che ci s’incammina, non si può fare a meno di guardare ai lati della carreggiata. Mazzi di fiori e piccole lapidi commemorative che segnano il percorso di una delle principali della Calabria. Sembra di farsi un viaggio nell’aldilà. Senza strade noi del crotonese, dove vogliamo arrivare ? Non c’è strada comunale, provinciale e nazionale percorribile!
Aeroporto: argomento a dir poco spinoso, dopo l’impegno della società e in particolare quello profuso dai rappresentanti di alcuni comuni, assistiamo a un fallimento. Eppure pare che in questi ultimi mesi è stato detto che lo scalo era diventato d’interesse nazionale. Praticamente in Italia si taglia nei momenti in cui gli obbiettivi non si raggiungono, ma strano è il caso del territorio crotonese, che pur ottenendo gli obbiettivi prefissati si taglia comunque.
Stazione ferroviaria: Crotone fino a qualche anno fa vantava di avere tutti i collegamenti per il centro e il nord Italia. Nel giro di pochi anni sono stati soppressi tutti i collegamenti. Ma la cosa più strana che i tagli arrivano in una zona che c’è più domanda, tutti si ricordano che quei treni erano sempre pieni. E’ stato operata una vera e propria operazione di smantellamento con colpi drammatici per i tanti pendolari, lavoratori che si vedono impossibilitati a raggiungere una città da una provincia all’altra. A Crotone è rimasta una sola linea, pare che sia quella per e da Catanzaro Lido, un’antichissima carrozza che trasporta extracomunitari, purtroppo, tante si vedono nei pressi della stazione dedite alla prostituzione.
Lavoro: un’intera provincia stanca e sfiduciata per l’enorme disoccupazione giovanile e per la continua perdita di posti di lavoro. Gli ultimi segnali della perdita d’occupazione stanno arrivando da tutte le aziende pubbliche e private del crotonese, molti lavoratori non si pagano da mesi, dall’aeroporto Sant’Anna in stato di fallimento, dalle società partecipate della provincia in via di smantellamento. Situazioni negative che i cittadini evidenziano quotidianamente nei confronti delle istituzioni considerati non adeguati a rappresentare ed eliminare la sofferenza di un territorio sempre di più isolato. E a proposito di lavoro, oggi è stato sottratto dalle tavole dei calabresi la famosa Sardella, diventata illegale. Le direttive europee pongono uno stop anche a tradizioni storico-culturali legate alla pesca, alla produzione e commercializzazione di quello che viene definito ‘il Caviale di Calabria’.
L’incontro si è concluso dopo tre ore di dibattito, con l’augurio che le istituzioni regionali e nazionali possano prendere coscienza della grave situazione del territorio crotonese e puntare almeno su alcuni punti: l’ammodernamento della 106 e la viabilità interna. Non bisogna comunque trascurare, l’agricoltura oramai sradicata dalla nostra tradizione, l’artigianato quasi scomparso, il turismo, salvaguardando il patrimonio storico, artistico e religioso. Si darà eco affinché la soppressione dell’ente Provinciale dia più linfa ai comuni. E risolvere nell’immediata la situazione della Soakro. Bisogna dare un freno a questa lunga discesa, non c’è più tempo da perdere, il territorio fa la conta dei tanti: porto e aeroporto, ferrovie dello stato, mancato polo universitario, industria, cancellazione delle strade interpoderali, comunali e dismissioni delle provinciali e la oramai inagibile 106.