Cresimati 25 allievi carabinieri a Reggio Calabria
Venerdì 8 maggio grande emozione da parte di tutti i presenti durante la cerimonia religiosa svoltasi nella Caserma “Fava e Garofalo”, sede del locale Comando Scuola Allievi, dove è intervenuto per l’ Ordinario militare per l’Italia Sua Eccellenza Reverendissimo Santo Marciano’, il vicario Monsignore Angelo Frigerio, che ha amministrato il Sacramento della Cresima a 25 allievi carabinieri del 132° corso.
Alla solenne cerimonia religiosa ha presenziato il Comandante della Legione Allievi CC di Roma, Generale B. Alberto Mosca, il Comandante della Scuola allievi CC, Colonnello Salvatore Gagliano, ufficiali, sottufficiali, oltre a parenti e amici dei cresimandi.
I 25 allievi carabinieri giungono oggi al Sacramento della “Confermazione” dopo aver seguito una preparazione spirituale mirata ed attenta, grazie all’opera preziosa del cappellano militare Don Aldo Ripepi, a cui è affidato l’obiettivo della cura spirituale dei militari.
Insieme a Monsignore Frigerio e Don Aldo Ripepi, c’era anche Monsignore Vincenzo Pizzimenti Capo del Servizio Assistenza Spirituale del Comando Generale dei Carabinieri.
Una celebrazione sacramentale è intessuta di segni e di simboli, dice Monsignore Frigerio durante l’omelia, nella vita umana segni e simboli occupano un posto importante, e continua dicendo che l’uomo percepisce le realtà spirituali attraverso segni e simboli materiali, come allo stesso modo, in quanto essere sociale, l’uomo ha bisogno di segni e simboli per comunicare con gli altri per mezzo del linguaggio, di gesti, di azioni. La stessa cosa avviene nella sua relazione con Dio.
Monsignore Frigerio si rivolge ai cresimandi in quanto Servitori Fedeli dell’Istituzione, soprattutto in questi giovani che hanno deciso di dedicarsi alla tutela e difesa dei cittadini, vera e propria missione quotidiana dei carabinieri.
A conclusione ha preso la parola il Generale B. Alberto Mosca dicendo che con questo rito sono stati insigniti 25 soldati di Cristo. Ricorda agli allievi carabinieri del 132° Corso che a breve diventeranno agenti di p.g. e di p.s. quando indosseranno gli alamari il prossimo 12 Giugno, si dovranno fare carico, quindi, di responsabilità istituzionali, e per questo dovranno sfruttare al meglio i pochi mesi che restano del corso prima di essere messi nel circuito operativo dell’Arma dei carabinieri per rafforzare il comparto difesa e sicurezza della Nazione.
L’alto Ufficiale ha sensibilizzato inoltre gli allievi affinché abbiano forte il senso dell’appartenenza all’Arma dei carabinieri e dunque alle Istituzioni e che siano responsabili della scelta, seppur difficile, che hanno compiuto, di completa dedizione ai bisogni della gente.
Due principi fondamentali che devono sempre tenere scolpiti dentro di loro: la deontologia professionale e il senso di responsabilità e disponibilità nei confronti del cittadino.
Il Generale Mosca ha concluso ringraziando l’Ordinario militare Monsignor Santo Marciano’ sempre vicino ai Carabinieri, che non ha potuto presenziare oggi per sopraggiunti impegni, i cappellani militari che hanno officiato la solenne cerimonia religiosa e i familiari dei cresimandi che hanno partecipato.
Parole semplici, quelle dette dal Generale Mosca, alla portata di ognuno, dette con passione ed entusiasmo.