Pac ‘14-20. Anpa e LiberiAgricoltori: a rischio l’aiuto per 1.800 aziende
“E’ urgentissimo che la Giunta Regionale approvi una delibera per riconoscere valida la pratica del “pascolamento da parte di terzi” in Calabria, in applicazione delle disposizioni previste dall’art.2 comma 5 del D.M. 1420 del 26 febbraio 2015.” È quanto si legge in una nota di ANPA e LiberiAgricoltori.
“In sostanza, - prosegue la nota - si tratta di consentire a tutti gli allevatori della nostra regione (circa milleottocento, secondo i dati di ARCEA), che non hanno terreni sufficienti per il loro bestiame, di poter utilizzare quelli di altri produttori che, invece, hanno i pascoli ma non hanno bestiame. Consentendo il pascolamento di terzi, si crea una situazione vantaggiosa per tutti. Il proprietario, attraverso il pascolo da parte degli allevatori, mantiene in buono stato agronomico il terreno e ha diritto all’aiuto al reddito previsto dalla PAC (Politica Agricola comunitaria), l’allevatore ha a disposizione la terra e quindi può continuare a mantenere in piedi la sua azienda.
D’altra parte, proprio in virtù di ciò, le disposizioni applicative della Domanda Unica di pagamento dell’aiuto al reddito, ai sensi dei regolamenti dell’Unione Europea n. 1782/2003 e n. 73/2009, hanno riconosciuto il pascolamento da parte di terzi.
Tale riconoscimento è stato interrotto a seguito del provvedimento di AGEA di ottobre 2014 che – si legge - ha determinato il blocco dei pagamenti della PAC alle aziende interessate per l’annualità 2014.
Il dubbio di legittimità di tale provvedimento emerge con chiarezza nelle motivazioni del DM 1922 del 30 marzo 2015. Con questo DM, infatti, si da disposizione agli Organismi Pagatori, nelle more della definizione dei contenziosi, di procedere alla liquidazione delle domande 2014 per le superfici interessate dalla pratica del pascolamento di terzi. Diversamente, si arrecherebbe un danno patrimoniale alle aziende.
Diventa, pertanto, assolutamente urgente e non rinviabile l’adozione di un provvedimento da parte della Giunta Regionale che legittimi tale pratica per le domande di aiuto 2015, la cui scadenza è fissata al 15 giugno 2015.
Se ciò non sarà fatto, la Calabria, per propria scelta, non riconoscerebbe la legittimità di una pratica largamente diffusa e consolidata sul proprio territorio, assumendo una posizione ingiustificata e dannosa per le aziende mentre, l’Italia ha scelto di non applicare limiti all’utilizzo dei diritti all’aiuto sulle superfici a pascolo.
Una posizione incomprensibile e dannosa, anche perché la pratica del pascolamento di terzi è derivata proprio dall’elevato numero di aziende zootecniche senza terra alle quali sono stati assegnati dei titoli speciali che, in assenza del provvedimento della Giunta Regionale, andrebbero persi.
Per affrontare la situazione, l’ANPA – LiberiAgricoltori – conclude la nota - hanno predisposto e inviato al Presidente della Giunta regionale, On. Mario Oliverio, un dettagliato documento e hanno chiesto una immediata delibera per il riconoscimento della pratica del pascolamento di terzi.”