Vivere in, “Concerto in memoria di Mons. Agostino”
"Entusiasmante il concerto in memoria di Mons. Giuseppe Agostino che si è tenuto giovedì 14 maggio nella Basilica Cattedrale di Crotone organizzato da Movimento di Spiritualità Vivere In, associazione che già nello scorso anno aveva dato modo di far apprezzare il proprio sostegno e la rinascita culturale, sociale e religiosa, accendendo una luce sulla nostra città". E' quanto si legge in una nota deli alunni I.I.S. "Ciliberto" di Crotone.
"La novità di quest’anno - continua la nota - è stata l’intervento di alcuni ragazzi dell’ I.I.S. ‘Ciliberto’ settore tecnologico: Giulitto Squillace, Viviana Russo, Simona Nisticò , Francesca Vrenna ed Alessia Brio, che hanno letto, con trasporto e pathos, parti estrapolate proprio dagli scritti di Mons. Agostino, puntando particolarmente sull’importanza della famiglia che può costruire o distruggere l’uomo, vista, dunque, come luogo di essenzialità e di pace; nonché sulla mania del nuovo, del sensazionale che nasce proprio dal ‘vuoto di Dio’, dall’idolatria delle cose che generano, però, solo insoddisfazione ed angoscia. L’entusiasmo dei nostri giovani e di una platea gremita, ha raggiunto la sua acme di fronte alla performance del direttore al cembalo Luca Campana e della sua Armonia Antiqua baroque ensemble (Angela Russo e Manuel Arlia violini I, Leonardo Viraldi e Giandomenico Scicchitano violini II, Salvatore Belcastro viola, Giuseppe Miele violoncello), oltre a quella della soprano Stella Sestito che ha lasciato attonita una platea intera sulle note di Vivaldi. Non ci resta allora che ringraziare e sostenere queste iniziative che possono far crescere i giovani, arricchendoli di esperienze sicuramente formative.
Riportiamo qui di seguito alcuni dei brani ascoltati nel corso della serata: La famiglia “Chiesa domestica” e il suo segreto: l’uomo. “nel suo silenzioso vissuto esistenziale la famiglia genera e custodisce l’uomo. È il tempio dell’umano. Intensivamente così rigenera la storia ed esprime la Chiesa. Ogni famiglia è storia e fa la storia perché fa l’uomo. È spazio di pace o d’inquietudine. L’amore rovesciato è l’inferno. La famiglia così costruisce o distrugge l’uomo. .. così la famiglia è il luogo dell’essenzialità e della pace. E lo è se riporta al semplice. Oggi c’è una mania del nuovo, del sensazionale, del colossale, perché il vuoto di Dio e l’idolatria delle cose ci ha portati ad una insoddisfazione angosciosa. … la famiglia in un tempo di nevrosi … deve restituirci al profondo e deve essere scuola del semplice”.