Il sindaco Giannetta su Scura e sull’ospedale di Oppido
“Oggi è un giorno storico per Oppido Mamertina e per i cittadini di tutti comuni del basso Tirreno reggino.
Riuscire a bloccare quel lento, ma continuo, percorso di depauperamento del presidio ospedaliero di Oppido che andava avanti ormai inesorabile da più di venti anni, è un successo straordinario, da non considerarsi solamente dal punto di vista politico, ma inteso soprattutto come un successo del diritto all'assistenza sanitaria, come una vittoria del buon senso sui ragionamenti economico-ragionieristici". E' quanto scrive il sindaco Domenico Giannetta e l’amministrazione Comunale di Oppido Mamertina.
"Ringraziamo - continua la nota - per la sensibilità dimostrata, il Commissario Massimo Scura, i Sindaci dell'intera area che ci hanno sostenuto in questa battaglia, e tutti i cittadini che ci sono stati accanto, per non aver mai smesso di credere in ciò che stavamo facendo. Vogliamo inoltre ringraziare il Vescovo della Diocesi Oppido Mamertina – Palmi, Mons. Milito, per aver dato il suo importante contributo alla causa. Non possiamo non citare tutti i Consiglieri Regionali e quei Deputati che, a prescindere dal colore politico, si sono dimostrati sensibili all'annosa questione ed hanno avuto un ruolo rilevante per la sua positiva risoluzione.
Fermando il depotenziamento della lungodegenza e del Punto di Primo Intervento del nostro Presidio Ospedaliero, previsto fino ad oggi dal nuovo piano sanitario della Calabria, abbiamo dimostrato come la salute dei cittadini e il fornire la necessaria assistenza sanitaria ad un'intera area geografica siano da considerarsi i parametri cardine per ridisegnare la sanità nella nostra regione.
Dopo aver raggiunto questo grande obiettivo non ci fermeremo e non ci adageremo sugli allori, ma cercheremo di invertire la rotta e gettare le basi affinché per il Presidio Ospedaliero di Oppido Mamertina inizi un nuovo percorso di ripotenziamento, perché non va assolutamente dimenticato che questo, per ciò che concerne l'assistenza sanitaria, è il punto di riferimento per oltre 20.000 calabresi".