“Fiori, foglie e tradizioni”: agli studenti dell’Ic di Oppido il premio Zampogna
Ad anno scolastico ormai concluso, la Scuola Secondaria di I grado dell’Istituto Comprensivo Oppido-Molochio-Varapodio continua in un certo senso la sua attività: nella serata di martedì scorso la classe III A del plesso di Messignadi di Oppido, ha infatti partecipato alla premiazione del concorso letterario indetto dal Comune di Scido “Alfonso Zampogna-Canto la mia gente”, aggiudicandosi il premio come “Lavoro collettivo”.
A ritirare il riconoscimento erano presenti gli alunni Annunziata ed Andrea Scarcella e Vincenzo Truscello, accompagnati dai docenti Sara Mezzatesta, Rosaria Princi e Francesco Surace.
Il concorso, indetto lo scorso maggio e a cui la classe si è iscritta sin da subito con grande entusiasmo, ha voluto onorare il professore nonché preside scolastico Alfonso Zampogna, grande uomo di cultura e molto attaccato alla sua terra e al suo paese natio, Santa Giorgia di Scido, dove si è svolta la cerimonia, molto partecipata, anche grazie alla presenza delle tante scuole di I e II grado del territorio che hanno aderito al concorso, con lavori di produzione letteraria e di pittura.
La competizione mirava a celebrare il proprio paese e le proprie radici, raccontando di storie e volti della Calabria e in particolare dell’Aspromonte.
E così gli alunni della IIIA, che già durante tutto l’anno scolastico avevano lavorato in classe sul genere della poesia, si sono cimentati nella produzione di “Fiori, foglie e tradizioni”, poesia in quattro strofe con la quale hanno loro stessi “cantato la loro gente”, facendo prima una presentazione del loro piccolo paese – appunto la frazione Messignadi – attraverso il passare del tempo e delle stagioni; poi si sono concentrati su quella che è forse la tradizione più cara per i messignadesi, ovvero il pellegrinaggio al Santuario della Madonna di Polsi che, tutti i cittadini grandi e piccoli, fanno ogni anno nella notte tra il 31 agosto e l’1 settembre.
La Dirigente Scolastica dell’Istituto, Francesca Maria Morabito, ha espresso grande soddisfazione per questo riconoscimento: “È sempre più importante - ha affermato - in un’epoca basata sulla velocità, che i ragazzi conoscano le loro radici ed il loro passato, senza il quale non avrebbero una visione del futuro ampia e completa. Come Scuola siamo lieti di questo premio e continueremo a lavorare perché gli alunni sappiano mettersi in gioco, dando il meglio di loro stessi, soprattutto quando si tratta di interagire con il territorio».