Editoria: Eurisko, per giovani meno tv e quotidiani autorevoli
I giovani esprimono maggiormente il proprio punto di vista, riconoscono l'autorevolezza dei quotidiani, guardano meno la tv e sono praticamente sempre "in rete". È questo il risultato di uno studio di GFK-Eurisko, effettuato nell'ambito del progetto "Quotidiano in Classe" e presentata nell'ambito di “Crescere tra le righe”, convegno in corso a Bagnaia, organizzato dall'Osservatorio Pemanente Giovani-Editori presieduto da Andrea Ceccherini. Giunta al suo quindicesimo anno di vita, l'iniziativa raggiunge livelli sempre più da record. Una soglia media di soddisfazione, secondo la ricerca di GFK-Eurisko di 4,44 punti (su una scala di 5), ponendosi ben oltre il livello di eccellenza.
Sono rarissimi, infatti, sia i casi di ricerche che fanno registrare soglie medie di gradimento pari o superiori al 4, sia di iniziative che, dopo oltre un decennio, conservano la capacità di mobilitare ancora molte risorse e tanta motivazione ed entusiasmo. Nel 2015, il "Quotidiano in Classe" ha coinvolto oltre 2 milioni di studenti (circa l'80% del totale di coloro che frequentano le scuole secondarie di secondo grado) e circa 45.000 insegnanti provocando una serie di effetti positivi sui vari gruppi classe interessati. In particolare, si nota un aumento del livello di coesione tra i ragazzi e della qualità del rapporto con il docente, un coinvolgimento nell'attività anche dei ragazzi più portati alla distrazione, un aumento della curiosità, una maggior voglia di esprimere il proprio punto di vista (più 16 punti percentuali nel confronto tra gli studenti "esposti " al progetto e i "non esposti") ed un miglioramento generale del rendimento scolastico. Nell'ambito della ricerca curata da GFK-Eurisko, i ragazzi hanno stilato anche le loro "pagelle" dei principali strumenti d'informazione: si evince che la tv cede il passo, i social avanzano ed il quotidiano mantiene il posizionamento prestazionale sul piano dell'autorevolezza.
Rispetto a qualche anno fa, si è quasi dimezzata la quota di ragazzi tra i 14 e i 18 anni che si espone alla tv per un numero consistente di momenti, mentre è più che quadruplicata la quota dei ragazzi che, in analoga fascia di età, si collega a internet tutti i giorni. In un solo anno, quest'ultimo dato è cresciuto del 9%. La ricerca di GFK-Eurisko fotografa, infine, uno scenario già in evidenza da anni: i social network sono quasi a livello di saturazione (il 95% degli studenti possiede almeno un profilo), mentre la disponibilità dello smartphone è addirittura giunta alla piena saturazione (il 100% degli studenti ne possiede uno). Secondo chi ha partecipato al progetto "Quotidiano in Classe", i telefonini di nuova generazione sono identificati quasi come un "amico": lo strumento polifunzionale per eccellenza e il supporto complice di tutte le attività.(AGI)