Miur, 40mila studenti commemorano Falcone-Borsellino. Anche a Rosarno
Palermo chiama e domani oltre 40.000 studenti di tutto il Paese, e un centinaio di ragazzi provenienti da Europa e Stati Uniti, risponderanno unendosi in un unico coro nel ricordo delle stragi di Capaci e Via D'Amelio. "Palermo chiama Italia" è il titolo della manifestazione organizzata dalla Fondazione 'Giovanni e Francesca Falconè, in collaborazione con la Direzione Generale per lo Studente del Ministero dell'Istruzione, in occasione del XXIII anniversario della morte dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. L'iniziativa quest'anno si estende a tutto il Paese. Non si svolgerà solo a Palermo, ma anche in diverse piazze italiane in cui cittadini e studenti saranno presenti per dare testimonianza del loro impegno per la legalità.
Per poter soddisfare la richiesta di partecipazione che ogni anno arriva da centinaia di scuole, il Miur e la Fondazione Falcone, grazie alla collaborazione con la Rai, hanno infatti deciso di collegare il capoluogo siciliano con sei piazze di altrettante città (Milano, Gattatico, Firenze, Napoli, Rosarno, Corleone), unendo tutto il Paese nel ricordo di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, del giudice Francesca Morvillo, moglie di Falcone, e degli uomini delle loro scorte Rocco Dicillo, Vito Schifani, Antonio Montinaro, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Agostino Catalano.
Alle piazze reali si uniranno quelle virtuali, attraverso i profili @MiurSocial e @23maggioitalia. Su Twitter è già partita una 'garà di selfie di chi vuole dire no alla mafia aderendo alla manifestazione di domani attraverso l'hashtag #PalermoChiamaItalia. "Le piazze che si uniranno domani in un solo coro per la legalità sono un segnale importante, sono la fotografia di un Paese che dice con chiarezza da che parte vuole stare e di una scuola che sa di avere un ruolo chiave nell'educazione alla legalità e lo esercita con passione e grande impegno. Un impegno di cui ringrazio profondamente i nostri insegnanti", sottolinea il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Stefania Giannini, che domani sarà in Aula Bunker a Palermo. "In questo ventitreesimo anniversario delle stragi, che hanno segnato una pagina tristemente indelebile nel nostro Paese, è giunto a compimento l'obiettivo che ci eravamo posti da qualche tempo.
L'obiettivo di fare "rete", di portare testimonianza di una cittadinanza attiva e unita contro il sopruso e l'illegalità in tutte le piazze d'Italia - sottolinea Maria Falcone, Presidente della Fondazione “Giovanni e Francesca Falcone” - Abbiamo cominciato con sei città, ma non ci fermeremo. Sono tali e tante le richieste da parte delle scuole italiane di partecipare ai nostri Protocolli di educazione alla legalità da farci ormai considerare il 23 maggio una giornata nazionale, un manifesto trasversale che unisce l'Italia nella lotta civile e culturale per la legalità. I tempi sono maturi. Palermo chiama Italia". (AGI)