Csen: successo al Grandinetti per “Cose di Danza” con Fabrizio Mainini
Al teatro Grandinetti di Lamezia con “Cose di Danza 2015” tanti ballerini al cospetto del noto ballerino e coreografo Fabrizio Mainini: “Un buon ballerino deve avere una buona testa”. La quinta edizione del Concorso Nazionale di Danza ha ospitato sedici scuole provenienti da tutta la Calabria.
“Con questo concorso gli organizzatori hanno dato la possibilità alle varie scuole di danza di esibirsi e quindi di calcare le tavole del palcoscenico; una possibilità che fino a pochi anni fa avevano solo alcune scuole, perché i concorsi erano molto selettivi, e invece è giusto consentire a tutte di partecipare per sentire l’atmosfera del teatro, che è poi ciò per cui noi viviamo”. Fabrizio Mainini, ballerino professionista, insegnante e coreografo, impegnato in diverse trasmissioni in onda su emittenti nazionali, e, fra le tante sue importanti partecipazioni, basta solo ricordare quella all’ultimo Festival di Sanremo che lo ha visto accompagnare in un passo a due l’attrice Roco Munez Morales, con queste parole ha dimostrato di apprezzare molto “Cose di Danza”, il concorso nazionale di danza giunto alla sua quinta edizione, organizzato dal Comitato provinciale di Catanzaro CSEN (Centro Sportivo Educativo Nazionale), guidato da Francesco De Nardo, e dall’A.S.D. Fisiodinamic, presieduta da Luigi Nicotera, delegato CSEN città di Lamezia Terme, con la collaborazione del Comune di Lamezia Terme, del responsabile nazionale del CSEN Danza, Giuseppe Tarantino, e del produttore della Music Show International di Roma, Luca Catalano. Una manifestazione di successo, presentata da Francesco Paonessa, in cui Mainini, è stato il presidente della giuria composta da Mary Vivona e Alessia Bellanza, con segretario di gara Johnny Stellato, che si è svolta al “Grandinetti” di Lamezia Terme, domenica, 24 maggio, permettendo a tanti ballerini, proprio come sottolineato dal noto ballerino e coreografo, di assaporare l’atmosfera del teatro e di fare, quindi, un’esperienza emozionante e fondamentale per il loro bagaglio professionale.
I ballerini, di età differenti, di ben sedici scuole provenienti da tutta la Calabria (Maison de la Danse, Nuova Zeffiria, Nuova Ariadne, Tersicore, Ama Danzando, Fun Sport Center, Lady Fitness, Boston Wellness, Danza Sempre, Isegoria, New Planet Dance, Arte Balletto Company, Coppelia, KSClub, New Talentes, Star Line), si sono susseguiti sul palcoscenico, mettendo in atto le apprezzabili coreografie montate dagli insegnanti nei diversi stili in gara, classico, moderno, contemporaneo, hip hop e danza aerea, animati da una sana competizione. E a evidenziare l'importanza di gareggiare con una sana competizione è stato anche Mainini, che ha precisato: “Coloro che partecipano ai concorsi devono avere la giusta ambizione, la giusta competizione, non quella che li mette uno contro l'altro se si arriva primi o secondi, ma quella positiva che li stimola a cercare di migliorare e ad andare avanti”. Poi, dopo avere affermato che ha riscontrato un buon livello tecnico nei ragazzi, ha spiegato che “un buon ballerino oggi deve avere soprattutto una buona testa, ancora più del fisico”. E ha detto: “Io sono uno di quei ballerini che appartengono a una generazione di ballerini ultra tecnici. La danza, fino a trent’anni fa non era così varia, adesso ci sono diverse contaminazioni, ci sono vari stili che sono nati e sorti negli ultimi anni. Quindi, rispetto al passato, gli allievi hanno tantissime cose a disposizione.
Io suggerisco ai ragazzi di cercare di formarsi in una maniera più solida e corretta in vari stili. Acquisendo nozioni di danza classica, contemporanea, jazz, hip hop e così via, si può poi sviluppare, come ho fatto io, uno stile personale, si può giungere ad avere una propria propria personalità come danzatore. Ognuno può preferire e ritrovarsi in uno stile in particolare, ma suggerisco di cercare di fare di tutto per avere più nozioni e inserire più dati possibili nel proprio corpo, in maniera che il proprio corpo e la propria mente reagiscano di conseguenza forgiando un'identità coreografica, tersicorea”. Insomma, “Cose di Danza” è stato un palcoscenico importante per tutti i partecipanti. Una tappa da cui ripartire per continuare il percorso danzante in funzione di una professionalizzazione che non lasci mai da parte la finalità di regalare emozioni al pubblico. E per crescere nel mondo della danza non sono mancate le borse di studio, elargite ai migliori da Fabrizio Mainini, per stage professionali.