Provincia Vibo. Niglia a De Nardo: “attacchi strumentali”
“Ritengo che questi continui attacchi personali nei miei riguardi, perpetrati, da mesi, in pubbliche assemblee o sui media, dal signor Luigi De Nardo, siano poco generosi, strumentali e - visto il contesto socio-ambientale nel quale viviamo - per certi versi, anche pericolosi”. Si difende così, affidandosi ad una nota, il presidente della Provincia di Vibo, Andrea Niglia, nota nella quale invita il segretario provinciale della Cgil, De Nardo, a non strumentalizzare le problematiche dell’Ente richiamandolo “all’alto senso di responsabilità che deve, necessariamente, avere chi, come lui, ricopre un ruolo di dirigenza sindacale, così importante per il nostro territorio”.
Niglia poi rassicura che il suo impegno è massimo, dice “affinché l’Ente - che da pochi mesi amministro - esca, al più presto, da una situazione drammatica di default economico-finanziario, che non consente nemmeno di pagare gli stipendi ai dipendenti. Dissesto che, tra l’altro - è bene a questo punto ricordalo per fare chiarezza - non sono stato io a determinare.”
“Gli obiettivi cardine che, tra tante difficoltà, stiamo tentando di perseguire, nonostante le ristrettezze economiche sostiene il Presidente della Provincia - sono: l’erogazione di un minimo di servizi ai cittadini del Vibonese; far sì che nessuno dei dipendenti perda il proprio posto di lavoro e arrivare, quanto prima, al pagamento puntuale e continuo degli stipendi dei nostri lavoratori. Ecco perché, a questo punto, è di fondamentale importanza riequilibrare il bilancio dell’Ente, ed evitare, tra l’altro, problemi seri quali la mobilità di parte del personale che - vista la normativa in vigore e il momento di grande difficoltà che tutte le istituzioni pubbliche stanno vivendo in Italia - potrebbe rivelarsi come l’anticamera del licenziamento”.
“Non capisco, pertanto, questo accanimento personale di De Nardo nei miei confronti. È da mesi che mi demonizza ripetendo di continuo, come un disco rotto, le stesse cose. Cambi repertorio, per favore. Lo faccia – conclude Niglia - per il bene del territorio e dei lavoratori”.