Iniziativa di Reggio non tace sulla partecipazione
"Il cammino di presa di coscienza e di responsabilità non è facile da sviluppare, soprattutto quando sembra che le questioni siano tante e complicate. Può avvenire allora che ci assalga la tentazione di considerare come unico spiraglio la strada della delega in bianco verso coloro che hanno concretamente il compito di amministrare la cosa pubblica". E' quanto si legge in una nota di Reggio non tace.
"In questo modo però - continua la nota - si rischia di cadere in una sorta di accomodamento rispetto alla complessità del reale; cercando di “normalizzare”, usiamo strategie di semplificazione, cavandocela, per esempio, col dire che “siamo dentro un tempo di crisi strutturale”; tutto questo, comunque, non può e non deve esentarci dal compito di andare alla radice delle questioni da affrontare.
Reggio ha iniziato un percorso nuovo con le elezioni del dopo-commissariamento per contiguità con la ‘ndrangheta. E se è vero che, prima dei commissari, dentro al palazzo San Giorgio non c’è stato un no deciso e responsabile contro l’ingerenza della criminalità, noi società civile possiamo ritenerci sciolti dal senso di responsabilità. Perché la nostra Reggio diventi un luogo dove vengano spezzati i legami con il malaffare, con la ‘ndrangheta, con i poteri più o meno occulti che ne determinano la vita e la conseguente oppressione verso chi è debole e senza speranza, bisogna incrementare la partecipazione di tutti alla gestione della cosa pubblica. Non basta, appunto, essere approdati (con le ultime elezioni) ad un nuovo consiglio comunale (e anche regionale), occorre che formiamo la nostra Coscienza faticando giorno per giorno verso l’affermarsi di un’ autentica democrazia partecipata dove la trasparenza possa permettere la legalità di ogni azione civile!
Per il mese di giugno abbiamo pensato ad un incontro in cui saranno affrontate alcune delle questioni che riteniamo importanti e che, nonostante i nostri appelli, non hanno avuto ancora un esito nel confronto con le istituzioni. Abbiamo pensato di dare come titolo a questa serata: “I conti in sospeso”; parleremo dell’attivazione del Registro tumori regionale, del ricorso presso la Procura regionale della Corte dei Conti contro gli amministratori che sono responsabili del debito della nostra città, dell’assegnazione delle case popolari da parte del Comune. Ricordiamo che per le prime due questioni abbiamo raccolto più di tremila firme per ciascuna petizione ed è venuto il momento di esigere una risposta adeguata a chi ha la competenza e la responsabilità di farlo.
Il nostro incontro non sarà solamente un racconto dello stato delle cose, ma un tentativo di andare anche aldilà delle questioni per educarci sempre più a leggere la storia con occhi che tengono presente chi subisce ingiustizie, chi è vittima di oppressioni, chi viene minacciato nella speranza.
L'iniziativa si terrà il 13 giugno, alle 19, nell’aula magna dell’Istituto San Vincenzo ‘de Paoli (entrata in Via Mazzini)".