Borgia (Fusto): “Rafforzare il Sistema Calabrese di Protezione Civile”
"Com’è noto Protezione Civile significa prima di tutto territorio e territorio significa comunità. In una comunità quale ad esempio quella comunale, il sindaco è l’autorità locale di protezione civile. In virtù di questo potere/dovere ciascun sindaco, al fine di una corretta pianificazione di emergenza, deve poter disporre di tutte quelle nozioni ed informazioni che possano consentire di ottimizzare quanto più possibile il funzionamento del Sistema. Questo in tutti i comuni e, ancor di più in quelli ricadenti in quella tipologia di territori, purtroppo molto diffusi nella nostra Penisola, nei quali il rischio idrogeologico spesso va ben oltre livelli accettabili per la comunità.
In diverse realtà peninsulari e la Calabria, purtroppo, tra queste, è spesso capitato di trovarsi impreparati a fronteggiare correttamente eventi naturali di notevole entità, spesso trasformatesi in disastri".
Ad affermarlo – come di consueto attraverso una nota diffusa da Antonello Iuliano, responsabile dell’Ufficio Stampa – Francesco Fusto, Sindaco di Borgia.
"Eppure molte catastrofi - continua la nota - naturali o di origine umana che siano, spesso potrebbero provocare meno ( o per nulla) vittime se solo ci fosse una maggiore preparazione, collaborazione e comunicazione tra le organizzazioni locali, nazionali e, se del caso, sovranazionali quindi comunitarie.
Sul finire dello scorso anno – ha proseguito il primo cittadino – in più di una occasione ho avuto ahimè modo – e con me molti colleghi - di constatare come il rischio idrogeologico in diverse realtà della penisola sia davvero molto elevato.
Per evitare che l’assistenza della ProCiv sia sostanzialmente costituita da aiuti a seguito di disastri, è necessario predisporre idonei strumenti d'intervento in diverse fasi.
Inoltre, – ha proseguito ancora Fusto – si deve fare in modo di cogliere le opportunità del Meccanismo di Protezione Civile dell'Unione (UCPM) , da un lato, al fine di migliorare la competenza delle forze di protezione civile in caso di catastrofi e, dall'altro, di aumentare l'efficacia e la rapidità delle operazioni.
Al giorno d’oggi è infatti molto importante, oltre che strategico, puntare a rafforzare la cooperazione tra l'Unione e gli Stati membri nel settore della protezione civile ed a migliorare l'efficacia della prevenzione, nonché la preparazione e la risposta alle catastrofi naturali e di origine umana.
In considerazione di ciò – ha chiosato Fusto - appare evidente che unire gli sforzi per far funzionare a dovere il sistema d’allertamento nazionale per il rischio idrogeologico ed idraulico, applicando le leggi già esistenti, diventa un percorso obbligato.
Non solo! Con l'approssimarsi dell'estate, stagione in cui in molte località, ai suindicati rischi ed a quello sismico, sempre presenti, si aggiunge quello da incendio boschivo, ciò è ancora più urgente.
In Calabria come altrove, per fare fronte a tutto questo, diventa necessario avviare un confronto tra i sindaci e la regione nonché le altre istituzioni del sistema protezione civile. È altresì indispensabile coinvolgere e supportare i sindaci non solo nella gestione della emergenza ma anche o soprattutto nella fase della previsione e della prevenzione anche mediante un miglioramento della comunicazione istituzionale a vari livelli e mediante l’adozione di un linguaggio condiviso che consenta una corretta e tempestiva condivisione delle informazioni.
Da qui – ha concluso il Sindaco - la necessità di istituire un tavolo tecnico (richiesta peraltro da me nei già avanzata al presidente ANCI Calabria) da cui scaturisca il percorso migliore da seguire in caso di necessità. Una guida che aiuti a sviluppare una “resilienza di comunità alle catastrofi”, a rafforzare gli strumenti di allarme precoce e quindi i sindaci a tradurre la propria consapevolezza in tema di rischi esistenti sul territorio di propria competenza in utili ed efficaci strumenti al servizio della comunità".