Yacoubi (Fsi): “Nuovo ospedale, meglio far funzionare quello esistente”

Catanzaro Salute

“I 2 presidi Pugliese-Ciaccio sono due belle realtà con reparti di primissimo ordine sia sotto il profilo delle competenze, quanto strutturale che professionale oltre che ad essere anche dotati di reparti di eccellenza. Allora perché spendere dei soldi per la costruzione di un nuovo ospedale da quattrocentocinquanta posti quando quello che già esiste è efficiente sotto tutti i punti di vista? Forse per lasciar poi quello esistente in abbandono come nel caso di Villa Bianca che determina solo pagamenti di tasse per servizi senza essere funzionante? Meglio far funzionare bene la struttura esistente alleggerendola da un'eccesivo carico di utenza".

E' quanto sostiene la FSI, tramite il coordinatore regionale comparto sanità, Sarah Yacoubi aggiungendo di essere "favorevoli all'ampliamento del policinico universitario con l'aggiunta di posti letto e la necessaria apertura del reparto di pronto soccorso a Germaneto. E' innegabile - dice - che le scelte e le decisioni assunte nel passato non possono avere oggi la stessa valenza e quindi vadano riviste. Bisogna guardare avanti!".

Secondo il sindacato la fusione tra Azienda ospedaliera e quella universitaria è "necessaria" ma occorre, in tal caso, "dar vita a una struttura che faccia da amalgama alle due anime preesistenti badando bene di assicurare pari dignità alle attività di assistenza, didattica e ricerca. Un'operazione oculata che darà enormi vantaggi a tutti i cittadini utenti".

"Certo mettere insieme due mondi come quello universitario e quello ospedaliero non è facile, ma - aggiunge Yacoubi - il problema è superabile lavorando assieme per raggiungere l'obbiettivo di creare una grande struttura di ricerca. Per raggiungere questi scopi questo la FSI Calabria sarà con spirito collaborativo al fianco del commissario ad acta. Il nostro sistema sanitario è come un cavallo, piazzato fra i primi e distaccato di solo un’incollatura, continua la Yacoubi , se riuscissimo a liberarlo della zavorra degli interessi personali , degli sprechi della corruzione, arriverebbe primo di una lunghezza o forse più".

In Calabria per Fsi "serve una inversione di tendenza, un nuovo modo di concepire la sanità essendo accorti a non farla contaminare più del dovuto dai centri del potere politico e facendo in modo che tenga sempre più conto della sua funzione scientifica a presidio della salute pubblica. Tenere in considerazione i bisogni della popolazione, infatti, significa anche prendersi cura della salute di esse evitando loro di continuare a sottostare ai viaggi della speranza che alla fine si traducono in un aggravio per le già disastrate casse della Regione".

"Ci vogliamo provare?" si domanda il coordinatore aggiungendo che "Organizzare la sanità in Calabria non è certamente semplice perché significa incidere sulla spesa che va razionalizzata secondo standard più accettabili, ma vuol dire anche elaborare programmi e piani d'intervento che evitino inutili e anacronistici duplicati il cui fine è spesso rivolto ad appagare richieste clientelari senza curarsi dell'aspetto funzionale. Scelte nefaste - conclude la Yacoubi - fatte in passato per ragioni di clientela politica e divenute strumento di campagne elettorali che hanno fatto nascere, spesso anche senza criterio, strutture ospedaliere che, col passare degli anni, si sono trasformate in vere e proprie cattedrali nel deserto".