Amantea. Inquinamento: sequestrata azienda di bitume, due denunce
Appena concluse le operazioni di sequestro di una grossa azienda di lavorazione bitumi presente in località Santa Maria o Paliano di San Pietro in Amantea che contigua al fiume Catocastro. Le operazioni di sequestro sono state eseguite dai Militari del N.O.E. di Catanzaro, dalla Compagnia Carabinieri di Paola, dalla Stazione dei Carabinieri di Amantea, congiuntamente ai Guardacoste di Vibo e della Delegazione di Spiaggia di Amantea. Quattro le pattuglie impiegate nell’attività, che hanno proceduto a dare esecuzione al provvedimento della misura cautelare reale emesso dal Procuratore Capo della Repubblica di Paola Dott. Bruno Giordano, in virtù del Decreto di Sequestro Preventivo emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Paola Dott. Pierpaolo Bortone.
L’attività d’indagine ha avuto inizio nel febbraio 2014, con specifica delega d’indagine data dalla Procura della Repubblica di Paola al Personale della Guardia Costiera di Amantea. La stessa è poi proseguita, a seguito della denuncia sporta da alcuni residenti della località la Fiumara del Comune di San Pietro, alla Stazione dei Carabinieri di Amantea, mediante ulteriore delega dell’Autorità Giudiziaria di Paola data ai Militari dell’Arma per l’esecuzione di specifiche attività investigative svolte sia dai militari della predetta stazione che dagli esperti del Nucleo Operativo Ecologico di Catanzaro.
Le attività investigative svolte dai Carabinieri e della Guardia Costiera hanno permesso di denunciare in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Paola due persone, nella qualità di amministratore unico e legale rappresentante di due società entrambe con sede in Amantea, per la violazione di reati ambientali e di occupazione di demanio fluviale.
In particolare, dal definito quadro delle indagini, svolto in sinergia tra i due Corpi di Polizia sarebbe emersa l’illecita condotta da parte degli indagati per aver: depositato in maniera incontrollata materiale ferroso nei pressi dell’argine del fiume Catocastro e quello di cumuli di materiale inerte e di risulta edile, nell’area di stoccaggio adiacente l’impianto in questione, nonché aver depositato materiale inerte e fresato di bitume nelle aree appartenenti al demanio fluviale, senza la prevista autorizzazione; sversato, sul piazzale antistante l’impianto, liquidi oleosi fuoriuscente da contenitori e rotoli di pennelli di bitume sul terreno, depositati senza cautela; convogliato gli scarichi delle acque piovane, attraverso una serie di canalizzazioni al pozzetto di raccolta e da qui alla vasca poi sfociante nel fiume Catocastro, senza la prevista autorizzazione della Provincia; immesso, senza la prevista verifica semestrale (quest’ultima mai richiesta), fumi in atmosfera e la dispersione di polveri nell’area durante il processo di produzione del conglomerato bituminoso.
Per tali motivi e al fine di impedire la protrazione dell’attività illecita e al fine di salvaguardare la pubblica incolumità dei cittadini residenti nella zona, il G.I.P. ha disposto il Sequestro Preventivo dell’intera area occupata e dell’azienda di lavorazione di bitumi.
Su richiesta della parte, per come disposto anche nell’Ordine di Esecuzione di Misura Cautelare reale, è stato concesso agli interessati un termine di sette giorni per l’allontanamento dai siti interessati, di materiale deperibile e di mezzi in esso custoditi.