Amantea. La GdF scopre falsi corsi di formazione, denunciate 107 persone
I finanzieri della tenenza di Amantea hanno segnalato alla Procura della Repubblica di Cosenza 107 soggetti responsabili, in concorso, e a vario titolo, del reato di truffa aggravata e malversazione ai danni dello stato ed eseguito, su disposizione del G.I.P. presso il tribunale del capoluogo cosentino, un decreto di sequestro preventivo di un conto corrente sul quale era appostata la somma di circa 180.000 euro.
L’operazione, che rientra in una più ampia attività orientata al contrasto degli illeciti in materia di spesa pubblica, ha preso in esame corsi per la formazione professionale ( parrucchiere, intagliatori, sicurezza su lavoro, ecc..) Finanziati con fondi del Por Calabria 2000/2006, organizzati da una società cosentina, in favore del personale dipendente di 57 imprese operanti nella provincia di Cosenza.
Le indagini, successivamente delegate dalla Procura della Repubblica di Cosenza, hanno consentito di accertare che i corsi di formazione, organizzati per 136 giovani calabresi, tutti titolari di contratti di lavoro a tempo determinato ( apprendistato ecc..) Sono stati eseguiti solo sulla carta e non nella realtà, in danno ai conti pubblici, alle politiche di sviluppo e soprattutto alle fasce più deboli della popolazione.
In particolare gli organizzatori, con la compiacenza dei datori di lavoro dei 136 corsisti, hanno apposto firme false sui registri di presenza, attestando illecitamente la loro frequenza, nel tentativo, non riuscito, di dimostrare l’effettuazione dei corsi.
Le conferme sono arrivate, tra l’altro, dalla maggior parte dei lavoratori interessati, i quali, hanno disconosciuto le firme apposte sui registri. È stata appurata, inoltre, la totale assenza del materiale didattico e di cancelleria, la mancata esecuzione di viaggi scuola e la falsità delle fatture emesse per il servizio mensa riservato ai discenti ed agli addetti al corso.
La società organizzatrice ha così attestato al settore formazione della provincia di Cosenza, il sostenimento della formazione imputando falsamente spese mai sostenute.
L'attività illecita ha comportato un danno complessivo di circa 550mila euro in quanto sono stati truffati allo stato contributi pari a 300mila euro ( 90% della quale proveniente dal fondo sociale europeo) messi a disposizione per favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, ed inoltre, le 57 imprese della provincia di Cosenza, che hanno segnalato il personale da avviare alla formazione, hanno fraudolentemente usufruito di sgravi previdenziali ed assistenziali per un importo pari a circa 250mila euro.
Occorre precisare, infatti, che le citate imprese, facendo risultare che i propri 136 dipendenti, durante le ore di lavoro stessero frequentando corsi di formazione ed apprendistato, hanno potuto versale i previsti contributi previdenziali ed assistenziali in misura ridotta al 10% del dovuto.
Nell’esecuzione della predetta attività sono stati inoltre scoperti 78 lavoratori irregolari le cui contestazioni saranno oggetto di specifiche contestazioni amministrative. Il contesto investigativo esplorato dai finanzieri ha fatto emergere, infine, il coinvolgimento, tra le 107 persone segnalate, di numerosi professionisti, i quali, nei vari ruoli di insegnanti e/o tutor, si sono resi protagonisti della produzione di falsa documentazione attestante la rendicontazione di spese, in realtà, mai sostenute.