Verbicaro. Reflui e feci nel fiume: sequestrato il depuratore comunale
La Procura della Repubblica di Paola, guidata dal Procuratore Capo Domenico Fiordalisi, ha disposto il sequestro preventivo d’urgenza dell’impianto comunale di depurazione di Verbicaro.
Il provvedimento, che riguarda lo scarico nel Torrente San Pietro, un affluente del Fiume Abatemarco, è stato richiesto e convalidato per impedire la prosecuzione di un presunto danno ambientale. Iscritto nel registro degli indagati ilm legale rappresentante della società che gestisce l'impianto.
Le accuse contestate
I reati ipotizzati sono gravi e si riconducono a due articoli del codice penale. L'articolo 674 che riguarda l'aver omesso il trattamento dei reflui, scaricando nel torrente e nel fiume acque non depurate e contenenti corpi solidi di origine fecale.
E l’ex articolo 452-bis, invece, che contesta un deterioramento significativo e misurabile delle acque del Torrente San Pietro, del Fiume Abatemarco e delle acque marine prospicienti la foce, con la stessa omissione ed in violazione delle norme a tutela dell’ambiente.
Le carenze strutturali
Le indagini, supportate da sopralluoghi tecnici e consulenze specialistiche, hanno accertato delle gravi carenze strutturali e gestionali dell’impianto, che avrebbero compromesso l’efficienza del processo depurativo.
Le risultanze metterebbero in luce un quadro di deterioramento della matrice ambientale, con rischi concreti per la salute pubblica e l’incolumità dei bagnanti, specialmente nel periodo estivo.
Il sequestro d’urgenza si è reso necessario per impedire l'aggravamento del danno, impedendo che l'indagato potesse continuare a disporre liberamente dell'impianto.