Mancuso (Fenailp): “In Italia il turismo cresce, la Calabria resterà chiusa”
“Il turismo internazionale che sceglie l’Italia come meta. Lo rivela TRIP, il modello di previsione dei flussi turistici elaborato da Ciset-Ca’ Foscari”. È quanto afferma Luca Mancuso, presidente provinciale di Fenailp.
“Lo scenario che si prospetta per il 2015 prevede ancora un aumento del 4,6% delle partenze mondiali, contro un +3,1% dei flussi dai 22 principali paesi. Rispetto alla media, dinamiche migliori riguarderanno ancora una volta le partenze dai paesi extraeuropei (+5,2%) e Nord Europa (+3,3%). Inoltre, si può ritenere ormai definitivamente superata la dinamica negativa delle partenze dal Centro Europa.
Nel periodo 2014-2015 per l’Italia si evidenzia un recupero in termini di arrivi sostanzialmente in linea con la media sui mercati tradizionali (+1,7% e + 2,3% nei due anni, contro +2% e +3,1% delle partenze dai principali bacini di origine), meno rapido invece se valutato sul totale dei flussi (+2,1% e + 2,8 nei due anni contro un incremento pari al +4,6% entrambi gli anni).
Se in Italia i dati fanno ben sperare, in Calabria una politica inesistente ha girato un macabro spot per invogliare i turisti a non visitare la nostra magnifica Regione. Assenza di infrastrutture, Autostrade che crollano, emergenze rifiuti, continui sbarchi di clandestini, assenza di ferrovie, aeroporti che sono sempre ad un passo dalla chiusura, inquinamento del mare con vari problemi di depurazione, emergenze idriche sparse (a Crotone soprattutto) in definitiva una Regione che dovrebbe vivere esclusivamente di turismo “in estate sarà chiusa”.
Negli ultimi gli operatori turisti calabresi hanno dovuto affrontare un continuo calo di fatturato (quasi del 50%), le banche che non aiutano, l’eccessiva tassazione, costi fissi elevatissimi, ma nel 2015 le tremende prospettive daranno il colpo del knock-out. Pertanto vogliamo ringraziare i nostri politicanti, che si sono aggiunti alla crisi economica, proponendo la totale mancanza di una programmazione turistica a lungo termine, ed un coordinamento serio e progettuale tra enti pubblici e privati.
Sembra che questo tunnel negativo sia la normalità. In molti abbiamo stretto i denti guardando al bicchiere mezzo pieno, ma il risultato continua ad essere una doccia fredda (sperando che almeno ci sia l’acqua), un’amarezza incredibile. Evidentemente molti, chi ha potere, non ci crede abbastanza. Complimenti a chi ci amministra che da anni è in vacanza”.