Roccella Ionica: scoperto spaccio droga, 3 arresti
Alle prime luci dell’alba di oggi, i Carabinieri della Compagnia di Roccella Jonica, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, hanno dato esecuzione a 3 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Locri su richiesta della locale Procura, nei confronti di Giuseppe Coluccio, detto “U’ Carnalivari”, 57enne, Vincenzo Certomà, 38enne, e Pasquale Rocca, 40enne, tutti residenti a Roccella, indagati, a vario titolo, per concorso in cessione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina.
L’inchiesta trae origine dagli approfondimenti investigativi svolti in ordine all’omicidio di Francesco Coluccio “U’ Zurru” e Maurizio Femia “U’ Titta”, rinvenuti carbonizzati e irriconoscibili nel pomeriggio del 21 febbraio 2013 all’interno del portabagagli di un’Alfa Romeo data alle fiamme in Località Domolà, agro del Comune di Caulonia, nell’ambito e a margine dei quali sarebbero emerse le presunte condotte illecite degli uomini. Sarebbero inoltre stati scoperti e acquisiti "concreti e concordanti elementi" in ordine alla conduzione da parte di Coluccio di una presunta frenetica e florida attività di traffico e spaccio di notevoli quantità di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, in concorso con Certomà e Rocca.
L’indagine è stata avviata nel marzo 2013 ed è stata condotta - sotto la direzione del Sostituto Procuratore della Repubblica di Locri, Rosanna Sgueglia - fino al maggio successivo dall’Aliquota Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Roccella Jonica, con il supporto dei Carabinieri della locale Stazione e di quella di Caulonia, e che avrebbe consentito di documentare l’esistenza di un intenso traffico di sostanze stupefacenti (di cocaina) posto in essere nell’ambito della cittadina, individuando 20 assuntori tutti della zona, protagonisti di 304 episodi di cessione e scambio nel brevissimo periodo di osservazione (3 mesi).
Quest’ultimi verranno ora segnalati alla Prefettura di Reggio Calabria, che può portare alla sospensione (da due mesi a un anno per le droghe pesanti, da uno a tre mesi per quelle leggere) ovvero al divieto di ottenere uno o più documenti come patente o patentino di guida, porto d’armi, passaporto e carta d’identità a fini di espatrio (nonché il permesso di soggiorno per gli stranieri).
La presunta attività illecita si sarebbe concentrata nell’abitazione di Coluccio, definita dagli inquirenti come vera e propria base operativa dei tre uomini, e dove Coluccio sarebbe stato costantemente monitorato. I militari avrebbero accertato la presunta "sistematica detenzione di notevoli quantità di cocaina destinata allo spaccio della cocaina", come tra l’altro avvenne il 15 marzo 2013, quando in quei pressi i Carabinieri hanno sequestrato un involucro contenente 40,046 grammi di cocaina, occultata poco prima da Coluccio.
Gli arrestati, espletate le formalità di rito, sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Locri, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mandante.