Ac e Reggini Indignati: da otto mesi il silenzio di “Reggio Non Tace”
Da circa otto mesi ReggioNonTace, Tace. Tace perché sono sciolti o dissolti i problemi e le situazioni drammatiche, perché è scomparso il malaffare, perché si sono annullate tutte le criticità e le emergenze. Finalmente la città vibra di ingegno ed operosità, di progetti e di interventi che i giovani amministratori, temerariamente, giorno per giorno, hanno deciso di realizzare per la nostra Reggio. Peccato che noi, del fermento, del dinamismo e dell’efficiente amministrazione non abbiamo avuto nessuna percezione e, così come noi, neanche tutti gli altri cittadini che, anzi, combattono quotidianamente con i problemi e i disservizi che la nuova gestione comunale non sa risolvere e di cui nemmeno vuol parlare”.
È quanto affermano Enzo Vacalebre di Alleanza Calabrese e Attilio Minca del Movimento Reggini Indignati in una nota in cui aggiungono che “dopo la fase di stallo dovuta al commissariamento, la città, giustamente, attendeva di veder agire sul territorio quella sana e appassionata politica che tanto bramava di arrivare al potere. Oggi – affermano - siamo evidentemente ancora in attesa di quella “svolta” rimasta solo annunciata. All’infuori di qualche passerella, di finte inaugurazioni e di traversate odissiache tra le sponde dello stretto, i veri problemi di una grande città come la nostra non sono mai oggetto di discussione né tantomeno di risoluzione”.
Per Ac ed il Movimeto, dunque “Desta grosse perplessità il grande silenzio, a questo punto imbarazzante, di ReggioNonTace e di tutte quelle associazioni “benefiche” che nell’epoca pre-commissariale tanto avevano avuto a testimoniare sulle sciagure cittadine. Che non abbiano più a cuore le sorti della nostra amata Reggio? Angosciati dal dubbio, ci chiediamo come faremo senza la loro tenace e temeraria cronaca,senza il loro immancabile e implacabile giudizio. Attenzione però: questi “benefattori” si dicono pronti ad aiutare e ad “educare” i cittadini alla loro visione delle cose, e ciò la dice lunga sul clima di manipolazione posto in essere negli anni e sull’evoluzione della storia che ci ha portati sin qui oggi”.
“ReggioNonTace – proseguono Vacalebre e Minca - oggi Tace sullo stato di abbandono e sul degrado cittadino mentre l’indifferenza generale contraddistingue l’operato di un’amministrazione comunale del tutto assente. ReggioNonTace oggi Tace sul penoso immobilismo e sul triste disinteresse che soffoca il dibattito e domina le azioni di una politica apparente e non certo operante. Tace perché compiacente e intenta a legittimare una classe politica che non ha alcuna visione futura, alcuna progettualità, alcuna capacità di intuire ed elaborare possibilità dalle risorse esistenti, dalle potenzialità e dalle vocazioni della città. ReggioNonTace decide di Tacere per rendere fluido ed agevole il percorso di un’amministrazione da lungo tempo attesa e a cui non manca di dare il proprio sostegno e contributo, pur avendo sempre dichiarato autonomia da qualsiasi lobby, partito o coalizione”.
“Eppure – aggiungono gli esponenti Ac e Mri - sembra essere bastato qualche incarico elargito a beneficio di qualche illustre rappresentante del movimento per azzerare ogni attività di “indagine” da parte dell’associazione più operativa della città! Triste constatare come tutto sia riconducibile a così poco, così, per lasciare indisturbato, una volta tanto, il nulla. Per spostare l’attenzione dal nulla sin qui concepito dalla sinistra al governo della città, ecco che ReggioNonTace porta ancora una volta avanti tematiche che eludono le reali inefficienze e i gravi problemi attuali e, pensando di sostituirsi alla magistratura ed ai tribunali, o forse ritenendosi delegata tanto dell'una quanto degli altri, indice un’assemblea “democratica” al fine di conoscere e condannare la gestione di una solaamministrazione”.
Vacalebre e Minca sostengono, ancora, che “è deplorevole usare la buona fede dei cittadini, come è misero avallare tensioni sociali e sostenere infamanti campagne di veleni. Mettere alla gogna un’intera classe dirigente con notizie false ed ingannevoli serve soltanto ad alimentare una cultura del sospetto che non è né democratica né giusta. Non è democratico tentare di sovvertire l’esito delle urne nè infangare l’onore dei cittadini onesti e delle persone che tanto hanno creduto nel riscatto di questa città.. Ma ormai, in Italia, neanche questo fa più specie! ReggioNonTace … organizza così ‘Conti in Sospeso’, una sorta di operazione-verità sul disavanzo comunale, circoscritta però ad un ristrettissimo ambito temporale. Non se ne abbiano a male tutti gli ex inquilini di Palazzo S. Giorgio, che devono aver “contato” poco nella storia della nostra Reggio se un’associazione di cotanto spessore ignora che la gestione degli ultimi quarant’anni è passata anche da loro! Ancora una volta si vuol crocifiggere qualcuno, contestare qualcosa, denigrare una ideologia che, sia pur lontana da quella dei taciturni signori di cui sopra, ha conquistato Reggio, ha stravinto e non poteva essere fermata se non con la menzogna. Se questo non è un regime... “
“Ci chiediamo – continua la nota - perché ReggioNonTace non affronti nelle sue assemblee democratiche i temi della sicurezza, dei servizi, dell’assistenza, dell’igiene pubblica, dell’immigrazione, del lavoro, del turismo, della valorizzazione delle risorse. La città è priva di un’organizzazione politica e sociale, è invasa da profughi, prostitute, rom e, ancor peggio, è soggiogata nuovamente da quei poteri occulti che hanno ripreso il totale dominio del territorio. Ma ReggioNonTace, Tace! Ha certo di meglio da fare che stimolare il dibattito su questi temi, su queste emergenze. È più importante educare i cittadini a vedere il fango che cola, investigare al posto delle istituzioni preposte, annientare le persone non in linea con la propria ideologia”.
“È finita per ReggioNonTace l'epoca della denuncia dei guasti della politica e degli intoppi nel sistema burocratico. ReggioNonTace sensibile a queste considerazioni fino a poco tempo fa – concludono Vacalebre e Minca - ha tolto baracca e baraccone: via le trincee, giù le armi, stop agli attacchi al vetriolo, alle piogge acide di parole ed ai deliri di presunta ma finta vena intellettuale. Benvenuti nella nuova ReggioSilenziosa”.