Vitivinicoltura. De Biase scrive a Oliverio su enoteca a Cirò

Catanzaro Attualità

“Concordo sugli auspici messi in luce nell’occasione, che rimangono quelli di vedere una Calabria protagonista nell’economia complessiva dell’agricoltura, ma contestualmente, sottolineo il ritardo complessivo e responsabile della “Politica Oliveriana” di vedere, per esempio, dopo sette mesi dal voto, ancora assente un assessore che ne rappresenti il settore, che offra vicinanza e programmazione mirata, agli operatori, che tenga le fila di un’azione che deve vedere i prodotti, interattivi, in una contestualizzazione moderna ed aperta al mercato non solo nazionale.” È quanto dichiara Salvatore De Biase, Consigliere Comunale gruppo F.I. di Lamezia Terme, in seguito affermato dal Presidente della Giunta Regionale Oliverio, ed offerto alla stampa e agli amministratori locali del territorio del Cirotano nel contesto del tema “Strategie per il rilancio della vitivinicoltura calabrese".

“Comunque vada, rimaniamo attenti osservatori e nelle more però non si può nascondere che nel contesto della stessa manifestazione, è emersa una solenne affermazione: l’Enoteca Regionale sarà a Cirò”.

A siffatto annuncio sento il dovere quale amministratore dimissionario della struttura di che trattasi, chiedere : E la sede per l’Innovazione prevista per Legge a Lamezia?” chiede De Biase a Oloverio.

“E la sede Vetrina multifunzionale, - prosegue il Consigliere - già istituita, arredata, da arricchire con altre programmazioni già concordate, bloccata più volte per l’inaugurazione, dopo che rinomate figure avevano dato il loro assenso, dopo che il comune di Lamezia aveva offerto locali presso il Museo della Memoria, ristrutturati e resi idonei, che fine faranno ? E gli uffici offerti in comodato d’uso dall’Amministrazione di Terina, e i vari propositi di interazione con le Università Calabresi, dopo la partecipazione al Vinitaly 2014, tutto annullato? Dopo queste brevi riflessioni, - conclude De Biase - spero che la nuova amministrazione a guida Mascaro, assieme a quanti sentono il dovere di difendere ed arricchire le prerogative del territorio lametino, alzino la voce, per una città da troppo tempo indifesa.”


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