Mostra “Dal Bisso all’Ambra, La Sposa nell’antichità"
Le sapienti capacità manifatturiere degli uomini e donne di antiche epoche storiche recuperate e riscoperte dal genio dei giovanissimi della nostra Terra sono al centro di un percorso didattico- educativo e presenti in una mostra nella suggestiva Sala Museale del Castello aragonese, con il titolo “Dal Bisso all’Ambra, La Sposa nell’antichità”.
Patrocinata dal Comune di Castrovillari e visitabile ogni sabato e domenica fino al 5 luglio, “la mostra – precisano gli organizzatori- è dedicata alla moda e al costume nuziale in epoca pre-cristiana, con particolare riferimento all’epoca greca e romana. Abiti e gioielli interamente riprodotti a mano su modelli che da oltre duemila anni si legano in maniera indissolubile al mondo femminile e al fascino intramontabile dell’oro e dell’argento, delle gemme e delle pietre preziose, testimoniati dagli splendidi reperti archeologici e in particolare dalle splendide pinakes locresi. I tessuti finemente lavorati e i magnifici monili delle spose pagane che hanno ispirato i romanzi, il cinema, l’arte, sono i temi a cui si lega l’esposizione, affidata al lavoro – affermano soddisfatti ancora i promotori- delle alunne che hanno imparato a creare opere uniche, tratte esclusivamente dalle fonti storiche e archeologiche. Dall'antica Grecia alla Roma Imperiale, passando per Cretesi, Fenici e Micenei, attraverso la ceramografia e i testi degli autori classici; il giorno delle nozze, come si vedrà- affermano gli ideatori della proposta- è una cerimonia ricca di ritualità e di simboli, ma anche di consuetudini e di regole che si sono mantenute nel corso dei secoli. Stoffe pregiate come il mitico bisso e la lana milesia, drappeggi particolari, fibule e castoni d’ambra, la resina immortale, diventano spunti per la moda, si fanno tendenza, rinnovano tradizioni e si adeguano ai tempi.”
L’interessante progetto ha coinvolto le alunne (Indirizzo Produzioni Industriali e Artigianali) della IV^ Ipsia "Leonardo da Vinci” di Castrovillari nell’ambito di quello più ampio denominato "What my talents for working?" (Alternanza in contesto internazionale); un’iniziativa sviluppata in rete con il Liceo Scientifico – Linguistico “Pitagora” di Rende. Questa è stata coordinata e seguita dall’associazione culturale “Mystica Calabria” non nuova a momenti del genere, nei quali l’attività umana è sempre artefice di bellezza, intuizione, espressività , memoria e gusto per le cose.
Il percorso ha avuto come tutor la docente Rosetta Greca e come formatori Filomena Furiato, Leonardo Trapani, Francesca Veltri e Carmelina Guida, membri dell’associazione Mystica, mentre l’idea progettuale è a firma del presidente dell’omonimo sodalizio,Ines Ferrante, sostenuta dal prezioso contributo di Mena Filpo e dello "Studio Alaios" di Cirò.
Soggetti, elementi ed azioni che testimoniano ancora una volta come le risorse umane di un Territorio sono il capitale più importante per la sua crescita.