Gagliardi: “Indegno fare cassa con gli autovelox”
“È indegno fare cassa con gli autovelox. La tutela della sicurezza stradale è fondamentale, ma la velocità va riferita alla qualità delle strade. C'è un problema in Calabria più che altrove: i limiti di velocità non servono per tutelare l'incolumità pubblica. Si utilizza questo strumento legittimo per finalità estranee alla legge: rimpinguare il forziere degli enti pubblici.” É quanto dichiara il Sindaco Mario Albino Gagliardi che guarda con favore all'azione intrapresa dal Codacons calabrese per garantire il rispetto di quanto stabilito dalla Corte costituzionale.
“Una pioggia di ricorsi – dice il Primo Cittadino - potrebbe dare ragione a chi è stato multato in seguito a rilevamenti di velocità effettuati da dispositivi elettronici non soggetti a periodici interventi di controllo e manutenzione.
Anche io - aggiunge - ho difficoltà a chiudere il bilancio del Comune che amministro. Però escogito altre soluzioni. Molti colleghi sindaci, invece, mettono delle trappole. Percorrevo la Statale 106 e sono stato multato a 54 km orari. Ho pagato. Però la prossima volta adirò le vie legali. Posizionano gli autovelox in periferia e lungo la Statale e non in centro dove ce ne sarebbe maggior bisogno per la sicurezza dei cittadini.
Tra gli esempi più emblematici c’è il tutor di contrada Fiumarella, all’uscita del centro abitato di Mirto Crosia, direzione nord e sud.
Questi strumenti – dichiara Gagliardi – non solo costringono gli automobilisti a percorrere, inutilmente (dato che siamo in presenza di un rettilineo disabitato, senza svincoli ed uscite) quel tratto di strada a 60 km orari, ma di fatto incitano pericolosamente, superato lo stesso, ad aumentare di velocità. Rappresentando in questo modo e paradossalmente, sì, il vero pericolo.
Ricordo bene – continua Gagliardi - un imprenditore turistico che, nel corso di un convegno, snocciolò tutte le difficoltà di assecondare i clienti con servizi virtuosi e prezzi competitivi. Poi raccontò le lamentele dei turisti multati in arrivo dalla 106. Mi rivolgo ai colleghi che sono a loro agio con la furbizia spicciola degli autovelox: si cambi strategia e si guardi altrove per salvare i conti in rosso dei Comuni. Non si specula in questo modo.”