Copanello. Convegno su fiabe e novelle calabresi di un secolo fa

Catanzaro Attualità

Uno dei più importanti repertori novecenteschi della fiaba italiana ed europea. Così Italo Calvino, nel 1956, ha definito la raccolta di Fiabe e novelle calabresi che il grande italianista di Palmi Letterio Di Francia, sulle orme degli studi etnologici di Giuseppe Pitré, aveva pubblicato tra il 1929 e il 1935. Trascritte dall’autore rigorosamente in dialetto dalla viva voce delle “narratrici” quelle fiabe tornano oggi in una eccezionale doppia edizione pubblicata dall’editore Donzelli, con il contributo determinante della Fondazione Carical, e grazie a una Convenzione stipulata tra la Regione Calabria e la Fondazione Imes Catanzaro che si è fatta prima promotrice dell’iniziativa.

Lunedì 29 (dalle ore 15 alle 19:30) e martedì 30 giugno (dalle ore 9:30 alle 13:30), nella cornice del Villaggio Guglielmo di Copanello, si terrà il convegno di presentazione dell’imponente opera editoriale.

I volumi che saranno presentati e discussi in anteprima nazionale al Convegno di Copanello sono ben tre: i primi due - di oltre mille pagine totali, racchiuse in un prestigioso cofanetto - contengono la versione integrale delle 61 fiabe del Di Francia, con il testo calabrese e la traduzione italiana a fronte, nonché l’intera serie di apparati curati dalla traduttrice Bianca Lazzaro e accompagnati da un saggio di Vito Teti. Il terzo volume – di circa 500 pagine – è dedicato al più generale pubblico dei lettori di tutte le età, e contiene le sole traduzioni italiane, accompagnate da uno straordinario corredo di illustrazioni a colori, realizzate appositamente dal prestigioso illustratore Fabian Negrin.

Al Convegno di Copanello, introdotto da Armando Vitale (Presidente di Fondazione Gutenberg) e da Mario Bozzo (Presidente della Fondazione Carical) e coordinato da Carmine Donzelli e Bianca Lazzaro, le relazioni saranno svolte da alcuni tra i più significativi studiosi e specialisti della fiaba italiana ed europea, da Rosaria Sardo (curatrice dell’edizione di tutte le fiabe di Luigi Capuana), a Bruno Berni (traduttore e curatore dell’edizione integrale delle fiabe di Hans Christian Andersen). Vito Teti (Ordinario di Antropologia culturale all’Unical) tratterà il tema del rapporto tra Letterio Di Francia e la tradizione popolare calabrese. Gli interventi saranno intervallati da letture in viva voce, in dialetto e in italiano, di alcune tra le fiabe più significative, ad opera dell’attrice Daniela Vitale (le cui registrazioni in file audio, parte integrante del progetto, saranno scaricabili on line da tutti i calabresi, dentro e fuori i confini regionali). Chiuderà il convegno una “intervista” a Fabian Negrin, autore del set delle immagini dei volumi.

Una delle finalità dell’operazione editoriale è la promozione dello studio, nelle scuole, delle tradizioni popolari della Calabria, con particolare riferimento al patrimonio linguistico e identitario rappresentato dal dialetto calabrese. Per questo numerosi insegnanti in rappresentanza di istituti dell’intero territorio regionale parteciperanno al Convegno. Dal prossimo anno scolastico, infatti, partirà una sperimentazione didattica in scuole di ogni ordine e grado con laboratori di ascolto, lettura e teatralizzazione delle fiabe in questione, ponendo a confronto la versione dialettale con la traduzione italiana, e consentendo ai ragazzi di approfondire nel vivo del racconto di fiabe la conoscenza di alcuni essenziali elementi lessicali e linguistici propri del dialetto calabrese. Nelle scuole superiori, si affronterà l’approfondimento delle tecniche narrative del genere fiabesco, mettendo in relazione gli aspetti antropologici e folklorici con quelli letterari e introducendo elementi di comparazione tra il repertorio calabrese e i principali repertori della fiaba italiana e europea.

Tutto questo sarà possibile grazie ad un lavoro di squadra tra diverse istituzioni culturali, supportate dalla Regione Calabria, con il coordinamento della Fondazione Imes Catanzaro, in accordo con la casa editrice Donzelli, e grazie alla Fondazione Carical che metterà a disposizione di alcuni dei principali istituti scolastici calabresi le copie dell’opera.