Il Coisp solidale con il dirigente di polizia Miriello
“Abbiamo appreso dagli organi di informazione la vicenda che ha coinvolto il nostro Capo di Gabinetto della Questura di Catanzaro, il Dottor Nicola Miriello, e, nel rispetto assoluto delle indagini che la Magistratura ha l’onere di svolgere, non possiamo non sentirci vicini al Primo Dirigente della Polizia di Stato coinvolto in un’inchiesta che lo vede indagato per estorsione mafiosa”.
Così Giuseppe Brugnano, Segretario Regionale del Coisp (il Sindacato Indipendente di Polizia) commenta la notizia, che ha provocato grande emozione fra i Poliziotti catanzaresi, e che ha colpito, con un’accusa forte e imprevista, un Funzionario di Polizia di alto spessore. “Purtroppo - prosegue Brugnano - siamo estremamente condizionati, è vero, dalle qualità che sono emerse da anni di collaborazione e di forte dialettica avuta con Nicola Miriello che, in qualità di Capo di Gabinetto, si è assunto spesso l’onere di rappresentare l’Amministrazione della Polizia di Stato nel confronto sindacale. E da qui, da questi incontri, dalla sensibilità dimostrata verso le problematiche dei Poliziotti, abbiamo avuto modo di riscontrare elevate capacità professionali e innegabili qualità umane”.
“Anche nello scontro e a volte nel disaccordo sulle tematiche, – continua il Segretario calabrese del Coisp - ha vinto la sua signorilità e la sua preparazione. Pertanto, alla luce della piena convinzione che egli sia estraneo alla vicenda, esprimiamo tutta la nostra vicinanza al Funzionario che si vede colpito da una così grave accusa in un momento particolare della sua carriera: Nicola Miriello infatti, poco prima dello scandalo relativo alla richiesta di uno sconto sui mobili acquistati a Lamezia Terme, era stato già sondato dal Ministero dell’Interno per la copertura di un incarico ancor più prestigioso in una grossa Questura del meridione d’Italia. Questo – conclude Giuseppe Brugnano - non è un discorso chiuso, perché abbiamo il sentore che a conclusione di questa brutta fase, le qualità del Dottor Nicola Miriello non potranno non essere riconosciute”.