Calabria Valori, incontro regionale del Comitato di direzione

Catanzaro Attualità

Combattere il sempre più crescente disamore dei cittadini dalla politica con un maggiore coinvolgimento degli stessi attraverso azioni concrete sul territorio, che partano dall'esigenza di prendersi carico dei loro problemi, con particolare riguardo ai giovani. Si è svolto all'insegna di questo imprescindibile obiettivo l'incontro regionale del Comitato di direzione dell'Associazione Civica Calabria Valori e Lavoro. E, nel contesto, è stata effettuata un'analisi del voto amministrativo partendo dalle apprezzate e attente valutazioni espresse dal presidente della federazione cosentina Francesco Attanasio. Gli aspetti principali del quadro politico emerso sono stati introdotti nell'intervento iniziale della vicepresidente del sodalizio, Rachele Grosso Ciponte, con particolare riferimento al Pd. Rimarcando, infatti, l'importante vittoria del partito nel Comune di Castrovillari, ha poi affermato «la necessità che tutte le forze del centrosinistra siano unite sui problemi della Calabria» e come «ciò dipenda molto dal Pd, che deve trovare al suo interno consapevolezza collettiva per il bene del Paese su tre indirizzi: condivisione delle problematiche, programmazione e risultato».

Francesco Attanasio, sulla base del risultato di Castrovillari contrassegnato dal successo di misura del civatiano Domenico Lo Polito, ha osservato «che questa vittoria sofferta ma nettamente significativa deve impegnare il Pd e la sinistra a ritrovare la necessaria intesa», aggiungendo che l'Associazione ha il compito di intercettare gli elettori ormai sfiduciati dalla classe politica. Il tema è stato ulteriormente approfondito dal presidente regionale Ubaldo Schifino, che ha prima sottolineato con preoccupazione il forte astensionismo (un elettore su due non ha votato) evidenziando, nel contempo, che «le liste vincenti sono sempre frutto di una scelta con personalità che offrano garanzia di etica e nell'impegno di governo in un momento di attacco alla morale della classe dirigente, attraverso programmi che interpretino i veri bisogni di governabilità della comunità, proprio in questa preoccupante fase di distacco tra cittadini, i partiti e le istituzioni».

«Il nostro intento - ha proseguito il presidente Schifino - è di dare forza ai corpi intermedi per recuperare la partecipazione dei cittadini verso le istituzioni democratiche». Priorità ai problemi della gente anche per i crotonesi Domenico Gradia e Vincenzo Marano, secondo cui «programmazione e ruolo sociale devono essere i punti fermi dell'Associazione». Sono soprattutto due gli elementi su cui l'Associazione Civica Calabria vuole contribuire al rafforzamento della governabilità democratica delle istituzioni: far vivere la Costituzione (come sottolineato anche dal presidente della Repubblica) e la lotta alle disuguaglianze, divenute queste ultime insopportabili, come la mancanza di lavoro. «Per queste ragioni - ha affermato Schifino - vogliamo dare un segno della nostra presenza con azioni che interessano direttamente i cittadini». Alla luce di ciò, l'Associazione, tramite il suo presidente, ha messo sul tavolo alcune questioni da "prendere di petto".

Innanzitutto l'argine da contrapporre alla mafia. «Bisogna parlare di essa in termini nuovi - ha rilevato infatti Schifino - in quanto, come è successo a Roma, per la prima volta la mafia non distribuisce soldi solo ai suoi sodali bensì agli amministratori pubblici e a politici». C'è poi il nodo del turismo, uno dei maggiori problemi della Calabria essendo settore strategico della regione per le sue bellezze naturali. Su questo punto il nostro territorio sta precipitando e, a fronte della costante perdita annuale del 3 percento delle visite (dati Banca Italia 2014), si è manifestato il bisogno di creare una task-force presieduta dal presidente della giunta regionale, affinché la crescita passi da una strategia politica intersettoriale. Anche il presidente della federazione reggina Paolo Bolano ha ritenuto fondamentale il rilancio del settore turistico-culturale nel contesto più ampio della creazione di nuovi posti di lavoro. «È fondamentale - ha sottolineato - che la sinistra dia risposte in questo campo vitale per il futuro della nostra regione prendendo in mano la nuova questione meridionale, creando un'industria culturale che valorizzi il turismo e l'agricoltura e ritornando a fare politica tra la gente». Infine, i presidenti delle federazioni territoriali, con in testa la catanzarese Benedetta Primerano, hanno proposto diverse iniziative, attualmente in cantiere e che vedranno la luce nei prossimi mesi.