Morte Federica Monteleone, Cassazione: ex procuratore dovrà risarcire familiari
Nonostante fosse stato informato immediatamente (da Alfonso Luciano, all’epoca dei fatti direttore generale dell'ospedale di Vibo) della morte della giovanissima Federica Monteleone, avrebbe omesso di far sequestrare la sala operatoria e avrebbe ritardato di informare il pm di turno Fabrizio Garofalo.
La Corte di Cassazione ha depositato le motivazioni della sentenza che ha dichiarato prescritti i reati contestati ad Alfredo Laudonio (omissione di atti d'ufficio e favoreggiamento personale). I magistrati hanno stabilito che l’ex procuratore di Vibo Valentia dovrà risarcire in sede civile la famiglia della 16enne, deceduta nel gennaio del 2007 dopo un black out nella sala operatoria, durante un intervento di appendicectomia.
Così facendo, cioè non disponendo il sequestro, per la Cassazione Laudonio avrebbe aiutato Alfonso Luciano ad eludere le investigazioni permettendo che venisse riparato l'impianto elettrico (che, fino ad allora, non era a norma); le omissioni avrebbero pertanto creato “maggiore difficoltà” ai familiari di Federica “nella ricostruzione dei fatti che hanno portato alla morte della giovane". Laudonio era stato condannato a 6 mesi dalla Corte d'Appello di Salerno (il 6 giugno del 2014).