Calabria terra libera: “Creare mappa di zone “idonee” all’apertura dei locali"

Cosenza Attualità

“ A fronte del disagio espresso, più volte e da tempo, dai residenti di Piazza Santa Teresa a Cosenza, esausti per le serate rumorose costretti a subire, da quando il restyling della storica piazza, effettuato e voluto dall’amministrazione comunale, è coinciso con l’incremento di locali notturni che hanno avviato le loro attività nella zona, non potevamo non raccogliere il grido d’allarme e la richiesta d’aiuto di quegli stessi cittadini”. È quanto scrive l’associazione “Calabria terra libera”.

“È comprensibile il senso di disorientamento di chi vive lì ed abituato ad un andazzo di tutto altro tenore, passando dalla quiete, per cui sempre si è contraddistinta, piazza Santa Teresa, alla movida più sfrenata”. Non possiamo certo dimenticare che tutti hanno diritto al lavoro e che bisogna sostenere i giovani nelle loro attività imprenditoriali, ma sempre nel rispetto dell’altro e non arrecando disturbo alla quiete pubblica. E’ evidente, che non basta più stabilire norme di regolamentazione degli orari per l' intrattenimento musicale. E’ del tutto fisiologico il chiacchiericcio, anche sostenuto, che possa provenire dagli avventori che restano e si intrattengono, anche a quando la musica è finita, all’esterno degli esercizi commerciali.

Come se non bastasse, gli odori esalanti dalle cucine dei locali che si attivano dal pomeriggio, costringono i residenti alla, forzata e permanente, chiusura degli infissi con gli inevitabili disagi che ciò può produrre , soprattutto in periodo estivo, oltre al problema parcheggio e viabilità limitata per le soste, effettuate in modo disordinato, dai clienti dei locali. Ciò che ci lascia perplessi è la superficialità con cui l’amministrazione comunale sta affrontando il problema, con promesse mai mantenute di realizzazione di una Ztl per limitare, quanto meno, le difficoltà legate ai parcheggi e auto in sosta.

Intanto, chiediamo al sindaco un intervento immediato, ma soprattutto ci domandiamo se non sia giunto il momento di individuare una soluzione definitiva di un problema, che non riguarda solo Santa Teresa, ma anche altre aree del territorio comunale. Che non sia forse necessaria una maggiore selezione nella concessione delle autorizzazioni all’apertura degli esercizi commerciali?. Magari individuando, micro aree potenzialmente idonee, rispetto ad altre, per la permanenza di locali notturni? Così da consentire l'attuazione di una soluzione che vada bene sia per i residenti che per gli esercenti che avrebbero la possibilità di tenere aperte le loro attività , in luoghi non eccessivamente prossimi alle aree residenziali. Confidiamo che si corregga il tiro "facilone" , nel rilascio delle autorizzazioni, con la speranza che non siano legati alla familiarità con consiglieri regionali, comunali o senatori della Repubblica che in questo caso non sono cinghiali "