Anpa. Mangone su ritardi PSR 2014-2020
“Il ritardo dell’approvazione del PSR (Piano Sviluppo Rurale) 2014-2020 della regione Calabria, da parte dell’UE, è un danno per tutte le aziende che aspettano con ansia i bandi della regione per poter presentare i loro progetti d’investimento, assolutamente necessari per migliorare la loro capacità competitiva sui mercati internazionali, nazionali o locali che siano.” Lo rende noto Giuseppe Mangone, presidente ANPA LiberiAgricoltori Calabria.
“Per i giovani che hanno deciso di insediarsi in agricoltura un primo danno c’è già stato. Infatti, - prosegue Mangone - un giovane che, a vario titolo (acquisto, contratto di fitto o comodato ecc.), ha acquisito la terra necessaria per avviare la sua impresa, avrebbe avuto due opportunità: la prima, quella di poter usufruire del premio aggiuntivo del 25% di aiuto al reddito previsto dalla PAC, presentando regolare domanda unica entro la data del 15 giugno 2015. La seconda, quella di percepire il premio di primo insediamento per l’importo di cinquantamila euro a fondo perduto, nonché il finanziamento al 50% di un progetto di investimenti per l’importo complessivo da un minimo di 150.000 euro ad un massimo di 300.000 euro.
Per la prima opportunità occorre che il giovane risulti già insediato in agricoltura alla data del 15 giugno 2015, quindi con partita iva aperta e iscrizione alla camera di commercio già avvenuta.
Per avere diritto alla seconda opportunità il giovane non deve essere insediato in agricoltura da oltre sei mesi alla data di pubblicazione dei bandi del PSR.
Vista la situazione e considerato che per dicembre 2015 vi è il serio rischio di non avere ancora i bandi, i giovani sono stati costretti a rinunciare al premio aggiuntivo sulla PAC, per preservarsi il diritto di poter usufruire del premio di primo insediamento.
Nel periodo di programmazione 2014-2020, - dichiara il presidente ANPA - prendendo a riferimento i giovani che si sono insediati nelle programmazioni precedenti, il numero dei giovani di cui ci si può attendere domanda può essere stimato in circa 3.000. Il danno derivante dai ritardi regionali per questi giovani, dal 2015 al 2020, può essere stimato in circa 40.000 euro cadauno, per un totale di 12 milioni di euro. Un esordio davvero poco esaltante.
A ben otto mesi dalle elezioni regionali l’agricoltura non ha un assessore e siamo tutti curiosi di conoscere quale invenzione sta preparando il presidente Oliverio per sopperire alla sua mancanza.
Una cosa è certa, - conclude - nelle more, tutto è maledettamente fermo.”