I familiari del carabiniere Placanica in piazza insieme al Coisp
Ci saranno anche i familiari di Mario Placanica in piazza a Catanzaro insieme al Sindacato Indipendente di Polizia COISP per chiedere la rimozione del cippo in onore di Carlo Giuliani fatto installare in piazza Alimonda dal Comune di Genova. Lo rende noto il Segretario regionale del COISP Calabria, Giuseppe Brugnano.
“I familiari del carabiniere catanzarese che Carlo Giuliani durante gli scontri del 20 luglio del 2001 tentò di uccidere con un estintore, restando a sua volta vittima di un proiettile partito dalla pistola del giovane militare, saranno al nostro fianco per testimoniare il dramma sofferto dalla ‘vittima vivente’ di quel triste episodio, di cui nessuno vuole parlare. Il dramma vissuto da un ‘ragazzo’, che dopo quel terribile episodio di piazza Alimonda, che non certo stato lui a volere e a determinare, è stato abbandonato da tutti, anche da quello Stato che ha servito indossando una divisa.
A differenza di Carlo Giuliani, che il Comune di Genova ha deciso di commemorare come un martire, installando un monumento nella piazza Alimonda, così avvallando il ragionamento in base al quale merita un tributo di onore chi si comporta contro le regole di uno Stato democratico e tenta di uccidere un appartenente alle Forze dell’Ordine. “Il Coisp – dice Brugnano - chiede che il monumento a Carlo Giuliani venga rimosso, nella certezza che questa idea sia condivisa da tantissimi italiani perbene, liberi da condizionamenti ideologici e speranzosi che simili episodi non debbano mai più ripetersi”.
“Non troviamo giusto – continua Brugnano – che Carlo Giuliani, con tutto il rispetto dovuto ad un giovane che ha perso la vita, venga commemorato dalle Istituzioni e portato ad esempio alle giovani generazioni, ad esempio con l’intitolazione di una sala del Senato o con l’installazione di un monumento in piazza Alimonda, mentre Mario Placanica, che in quella piazza era andato per servire lo Stato in divisa e non per fare la guerra con il passamontagna, viene lasciato da solo al proprio destino. Da quattordici anni ormai il COISP cerca di parlare per dire la sua su quelle vicende, ma la piazza viene sistematicamente negata al confronto, per essere riservata a quei black block che durante il G8 misero a ferro e fuoco Genova.
Noi in piazza vogliamo andarci per spiegare che in questa Italia, un paese accecato da un odio ideologico verso chi serve lo Stato in divisa, non possono continuare ad esserci vittime di serie a e vittime di serie b. Noi in quella piazza vogliamo andarci per spiegare che quel triste episodio ha generato due vittime, Carlo Giuliani ucciso da un proiettile, e Mario Placanica, la cui vita è stata devastata da quell’episodio. Noi in quella piazza vogliamo esserci non per provocare qualcuno, ma per testimoniare la volontà di una vera pacificazione nazionale, poiché questo Paese non può restare diviso sempre in due parti, in cui si crea continua confusione su chi sono i ‘buoni’ e chi i ‘cattivi’.
Per questo motivo esprimiamo il nostro totale dissenso verso la decisione di aver dedicato nel centro di Genova un cippo a Carlo Giuliani, e per questo motivo domani, 20 luglio, in occasione del quattordicesimo anniversario di quel triste giorno porteremo al nostro sit-in la famiglia di Mario Placanica per far vedere all'Italia intera la sofferenza di una famiglia che ha visto il proprio figlio abbandonato da solo ad un destino che non ha voluto né determinato. Mario Placanica era un ragazzo normale, che l'odio feroce di una piazza nutrita dagli ideali perversi dei "cattivi maestri", ha ridotto oggi a sopravvivere nel dolore e nella sofferenza. Di questo parleremo domani, durante un incontro con la stampa alle ore 11 in piazza Santa Caterina, davanti alla Questura di Catanzaro”.