Muore Gigi Marulla. Corbelli: intitolargli stadio Cosenza
Intitolare lo stadio di Cosenza al bomber Gigi Marulla, morto prematuramente: è quanto chiede Franco Corbelli, del Movimento Diritti Civili, che esprime "cordoglio e dolore" e ricorda la sua lunga amicizia con l'ex calciatore.
La richiesta è "al sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, di ricordare e onorare come merita il grande campione: intitolargli, come hanno chiesto i tifosi, lo stadio San Vito. Ho appreso della morte di Gigi Marulla - dice Corbelli - e sono, come tutti, rimasto sconvolto e addolorato. Alla famiglia del grande Gigi va tutto il mio cordoglio. Conoscevo e sono amico di Marulla dal primo giorno del suo arrivo, nel lontano 1982, a Cosenza. Quando, vincendo la sua timidezza, gli feci quel giorno la prima intervista televisiva. L'ho poi, nel corso degli anni, tantissime volte coinvolto e intervistato in tv nelle trasmissioni sportive che, da ragazzo, conducevo su alcune tv private cosentine, in collaborazione con tanti bravi giornalisti sportivi e cari amici cosentini. Lo intervistai e raccontai, anche dalle pagine di un quotidiano genovese, la sua storia(e simpatici inediti aneddoti) quando Gigi giocava nel Genoa. La sua improvvisa scomparsa è una di quelle notizie che ti gela il sangue. Sembra impossibile che abbia potuto lasciarci il mitico Gigi, la bandiera rossoblù. C'è un solo modo adesso - conclude Corbelli - per ricordarlo e onorarlo come merita: intitolargli lo stadio San Vito, come hanno chiesto i tifosi e l'ex sindaco Pietro Mancini. Quello stadio che lo ha visto indiscusso protagonista e grande campione, che ha fatto sognare tutti i tifosi cosentini, deve diventare adesso lo stadio Gigi Marulla cosi' come si è fatto in altre città in diverse occasioni per onorare altri grandi campioni e personaggi importanti e leggendari. Lo stadio San Vito intitolato a Gigi Marulla è l'onore ad un grande, indimenticabile campione. Oltre che una persona particolarmente generosa e amico di tutti. Chiedo al sindaco Occhiuto di rendere al mitico Gigi questo doveroso omaggio".