Grotteria. Minacciava la madre per estorcerle denaro: ricoverato in casa di cura

Reggio Calabria Cronaca

I Carabinieri della Stazione di Grotteria, nella Locride, hanno eseguito a un’ordinanza di applicazione provvisoria del ricovero in casa di cura e custodia (emessa dal Gip di Locri) nei confronti di un 47enne del posto, disoccupato, che è stato così condotto sotto scorta presso la comunità terapeutica psichiatrica “La Chimera” di Camini.

Il provvedimento scaturisce dalle indagini avviate dai militari il 14 luglio scorso data in cui per l’ennesima volta il 47enne, dietro minaccia, si sarebbe fatto consegnare 20 euro dalla madre. Dopo essersi reso irreperibile, intorno alle 7 di sera è stato rintracciato in Piazza dei Mille a Marina di Gioiosa Jonica da una pattuglia dei carabinieri di Roccella Jonica: perquisito, nelle tasche dei pantaloni gli è stato trovato un coltellino di cm 5 con cui avrebbe minacciato più volte l’anziana donna.

In particolare, si sarebbe accertato che l’uomo, da tempo, aveva dei comportamenti vessatori nei confronti della mamma, a volte sfociati anche in minacce di morte, allo scopo di ottenere piccole somme di denaro dalla donna che percepisce una pensione d’invalidità.

“La vittima, pur temendo per la propria incolumità - spiegano gli inquirenti - ha preferito non sporgere denuncia nei confronti del figlio” a causa “pericolosità sociale dello stesso”, infatti l’uomo gravato da numerosi precedenti penali per condotte violente anche nei confronti di terzi. Vista la gravità dei reati, i militari hanno proceduto d’ufficio, acquisendo molti riscontri in pochissimi giorni, ascoltando testimoni e svolgendo indagini dirette.

pertanto, Rosanna Sgueglia, Sostituto Procuratore della Repubblica di Locri, assegnataria del fascicolo processuale, in considerazione della pericolosità della situazione e per evitare che la situazione potesse degenerare, ha rapidamente chiesto al Gip Concettina Gareffa l’applicazione della misura restrittiva.

Gli esiti delle investigazioni, supportati da una perizia medico-legale a cui è stato sottoposto il denunciato, hanno portato il Gip ad emettere l’ordinanza per il ricovero nella casa di cura e custodia, considerato anche che il 47enne è stato riconosciuto “non pienamente in possesso delle proprie facoltà mentali nel momento in cui ha commesso i fatti”.