Slc Cgil Calabria sui contratti di solidarietà difensiva di tipo B
"Nei giorni scorsi il Senato ha provveduto a convertire in legge il Dl n.65 del 21 Maggio. Tra i vari provvedimenti previsti dalla legge, vi è la copertura economica per i contratti di solidarietà difensivi di tipo B sia per l'anno 2014 che 2015.
Dopo mesi di proteste, denunce e segnalazioni finalmente il governo ha individuato le risorse per garantire la copertura economica, la cui assenza, da quasi un anno, sta creando notevoli disagi economici per i lavoratori impattati. In Calabria sono migliaia le lavoratrici ed i lavoratori del settore della comunicazione che attendono dallo scorso anno l'erogazione del contributo".
E' quanto scrive la segreteria regionale SLC CGIL Calabria.
"Il contratto di solidarietà difensivo di tipo B - continua la nota - interviene per quelle aziende in crisi non aderenti al settore industria, e quindi agli ammortizzatori sociali ordinari. Nell'anno 2014 diverse crisi del settore della comunicazione in Calabria sono state risolte attraverso accordi che prevedevano i contratti di solidarietà. Migliaia di lavoratori per i quali è stato scongiurato il licenziamento attraverso l'ausilio di questo strumento di tutela sociale.
Ma ad oggi il prezzo di quel "salvataggio" lo han pagato solo i lavoratori, i quali da oltre un anno attendono il pagamento del contributo. Oltre 1300 i lavoratori del settore Call Center impattati, tra i dipendenti della sede lametina di Infocontact e le sedi di Reggio e Crotone della System House. Centinaia i lavoratori dei settore dell'editoria (piccole testate giornalistiche) e dell'emittenza privata (radio e TV locali).
Circa 1500 famiglie calabresi, nel solo settore della Comunicazione, da un anno attendono il riconoscimento di una parte importante del loro salario.
Sentita la Direzione Generale, in proposito ai tempi per l'assegnazione delle quote alle regioni, ha riferito quale data credibile quella di fine Luglio. Dopo oltre un anno di attesa, ai lavoratori vien chiesta ulteriore pazienza!!! Tutto questo è inaccettabile.
Alla luce della conversione in legge, che oramai rende operativa la normativa, chiediamo all'INPS di anticipare le somme senza attendere ulteriori passaggi burocratici che farebbero divenire l'attesa per i lavoratori ancor più lunga ed estenuante.
Non si può chiedere ulteriore tempo e pazienza a circa 1500 famiglie calabresi. Non è concepibile che solo a metà 2015 si trovino le risorse per l’anno precedente, e che ancora ci sia burocrazia da consumare prima che i lavoratori ottengano quanto gli spetta a distanza di oltre un anno.
La Slc Cgil Calabria, qualora non ci fossero riscontri nel breve termine, attiverà tutte le forme di protesta e di lotta finalizzate a far riconoscere le somme ai lavoratori in tempi celeri, preannunciando una parte finale dell'estate ancor più torrida di quella in corso".