Il Tropea blues festival non finanziato dalla Regione, congelato

Vibo Valentia Tempo Libero

"Il Tropea blues festival è divenuto ormai una tappa importante per la nostra città, ma soprattutto nel panorama straniero, musicale e non, che ci ha fatto guadagnare una buona fetta di turismo estero che ha scelto, in questi anni, di trascorrere le proprie vacanze a Tropea proprio in virtù della rassegna musicale più attesa della Calabria. Eppure, oggi, ancora una volta, non veniamo premiati dalla regione Calabria: la nostra scelta di partecipare ad un bando per poter sostenere in maniera sempre più professionale il festival, dopo dieci anni di grandi sacrifici e ben pochi aiuti, non è bastato. Il risultato è quello di un punteggio non sufficiente, a differenza di eventi sconosciuti e secondari che, invece, sono riusciti ad attestarsi nei primi posti della graduatoria con somme da capogiro". Questa la premessa del presidente dell'associazione Tropea Blues, Cristian Saturno, che ha deciso, dopo un periodo di riflessione, di congelare l'edizione del 2015 del Tropea Blues festival.

Tanti, troppi i motivi che hanno spinto l'associazione a fermarsi per un anno, nella speranza di riprendere il cammino intrapreso con maggiori forze. Il mancato finanziamento da parte della regione Calabria è infatti solo una delle cause che hanno spinto gli organizzatori a fare una pausa forzata nella realizzazione del festival blues che tanto successo ha riscosso in questi anni.

"La situazione è delicata – afferma il presidente – e lambisce numerosi aspetti, non solo economici, che riguardano da vicino la nostra città. Non è più concepibile che gli imprenditori tropeani che hanno sempre creduto nella manifestazione, investendo anche somme importanti per aiutarci ad andare avanti e migliorare, siano messi al pari di quella fetta di “imprenditori” che, rifiutando il loro contributo, hanno comunque potuto giovare della presenza del Tropea blues festival, dell'afflusso turistico creatosi negli anni e della crescita economica che si è sviluppata nei mesi di bassa stagione. Non è concepibile che, con uno storico di 10 anni e con un successo sempre crescente, attestato lo scorso anno con un festival durato per un intero mese (da settembre a ottobre) il Tropea Blues festival non possa ricevere l'attenzione che merita da parte della nostra classe politica".

Il comune di Tropea, nonostante i suoi sforzi negli anni, non può infatti permettersi un finanziamento superiore a quello elargito all'associazione (5 mila euro negli anni passati, 8 mila euro per la scorsa edizione). Il risultato è quello di dover chiudere le porte alla manifestazione e, insieme ad essa, ai tantissimi turisti che hanno prenotato la propria vacanza in funzione della rassegna musicale blues di Tropea.

"Siamo amareggiati – ha detto il presidente Saturno – ma questa non è una sconfitta. Più semplicemente, una decisione sofferta che aiuterà tutti a comprendere quanto importante sia il Tropea blues festival. Perché ci si accorge del valore delle cose quando non si hanno più. Arrivederci al prossimo anno".