Crotone. CdD: “L’incuria impera sovrana!”
“Avevamo lanciato un grido di allarme nelle settimane scorse su una situazione devastante che si stava consumando nella città di Crotone nel silenzio complice di tantissimi che evidentemente fanno fatica o sono impediti a denunciare o diffondere le tantissime negligenze amministrative che i Crotonesi con pazienza certosina sopportano.” Lo rende noto Salvatore Lucà,del direttivo della Compagnia dei Democratici.
“Emergenza acqua, emergenza fognature e balneazione che a detta di Arpacal andrebbe addirittura interdetta su tutta la costa fino a Capo Colonna, - prosegue Lucà - solito proclama della nuova società aeroportuale che è morta prima ancora di nascere, servizi ospedalieri ridotti al lumicino, trasporto e refezione scolastica, per il prossimo anno scolastico, a carico delle famiglie malgrado l’aumento indiscriminato di imposte e tasse, nuovo teatro di là da venire, raccolta differenziata, vicenda Capo Colonna ancora in alto mare, abusivismo commerciale combattuto a giorni alterni, situazione del tessuto imprenditoriale ridotta, per i tanti balzelli e spese, a un quasi default generale, stazione ferroviaria meglio non parlarne, sono alcune delle problematiche mai risolte che stanno facendo montare una insofferenza popolare verso coloro i quali pensano ancora di poter amministrare la qualità della vita dei crotonesi in questa modo abbastanza superficiale e illogico.
Una città ferma e immobile che ormai occupa stabilmente gli ultimi posti di ogni qualsiasi classifica misurante ricchezza, lavoro, benessere, qualità della vita, ambiente, sanità, e chi più ne ha più ne metta. Una situazione veramente mortificante per una Città che doveva essere la guida indiscussa di tutta la fascia ionica, oggi è ridotta ad essere la vera cenerentola di un territorio che potenzialmente ha invece tutte le carte in regola, se ben sfruttate, di essere leader in tutto e per tutto.
In astratto una città che ha Porto. Aeroporto, beni archeologici inestimabili, una storia culturale immensa, una costa da far invidia ai più grandi centri turistici marini, un entroterra produttivo vivace e intraprendente, in Calabria difficilmente la troviamo eppure siamo sempre e inderogabilmente gli ultimi degli ultimi. Una ragione ritengo ci sarà, i cittadini dovranno pur meditare su queste situazioni che se non risolte entro brevissimo, costringeranno i crotonesi come minimo ad abbandonare la propria città in cerca di maggior fortuna in altri posti.
La città vive infatti uno stato di grandissimo disagio e malessere, caratterizzato da povertà, disoccupazione tanto è che molti cittadini ormai stentano ad arrivare a fine mese ed a pagare le imposte che l’Amministrazione chiede per servizi non certo eccellenti.
Pensavamo che i tanti ruoli politici che la città esprime a livello regionale e provinciale fossero serviti per risolvere i problemi quantomeno di Crotone, purtroppo lo stato tragico della città certifica una situazione socio economica che la futura amministrazione comunale dovrà affrontare con molta determinazione e incisività senza guardare in faccia nessuno se non quel mondo del vero bisogno che vive giorni difficilissimi, abbandonato dai più.
Una situazione particolare su cui bisognerà riflettere seriamente e porre rimedio in modo esaustivo. Non possiamo pretendere di parlare di sviluppo quando nella città ormai si vive nel caos completo, la situazione poco edificante di questi giorni né è un esempio tangibile, ormai nessuno di noi pensa che gli attuali addetti ai lavori possano risolvere queste problematiche se di fatto non sono riusciti in tutti questi anni, figuriamoci ora in questo scorcio di legislatura.
La CdD intende contribuire fattivamente a cambiare e dare un’opportunità a questa comunità, - conclude - infatti in settembre avvieremo una serie di incontri con la popolazione tese a recepire istanze e creare proposte concrete a favore e per la città, non certo il consueto libro dei sogni i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti. Crotone, per il suo passato e per quello che può potenzialmente rappresentare oggi, non può essere lasciata sola, far finta di niente per il quieto vivere e abbandonarla ai suoi problemi, sarebbe per tutti noi un delitto.”