Strongoli, grande partecipazione alla mostra di Mario Vetere
Un artista sempre alla ricerca di conferme, che di attestati di stima ultimamente ne sta ricevendo proprio tanti. Dopo la calda accoglienza di maggio al museo civico di Strongoli e il buon risultato dell'esposizione al museo Palopoli di Crucoli, doveva concludersi mercoledì 12 agosto la tre giorni di Mario Vetere nella sede della Pro Loco, a Strongoli Marina.
La mostra è stata inaugurata lunedì 10, l'artista strongolese è stato presentato dal presidente della Pro Loco di Strongoli, Sergio Bruno, e dalla professoressa Anna Russano Cotrone. Entrambi hanno espresso la loro stima nei confronti di un artista umile, che con le sue opere si sta facendo conoscere sul territorio. Per dirla con la Russano, "Mario Vetere non coltiva un genere in particolare. Senza dubbio predilige l'arte figurativa, e per questo si inventa felicemente tecniche inconsuete. Caffè per stesure omogenee e di grande effetto sposate al carboncino e a poche altre materie. Lo tentano pure le immagini in silhouette per gli effetti immediatamente suggestivi che ne derivano. Buona la manualità che tende a perfezionarsi nel tempo e tante le fonti di ispirazione.
Quasi una pittura estemporanea nell'esecuzione: è difficile individuare nelle opere se vi sia un solo intervento e il puntiglio di finire, oppure se vi siano più mani successive con ripensamenti. Il disegno non è preliminare ma in alcune opere è di tipo possessivo. Chiude gli oggetti in un profilo duro e definito : quasi una cerniera e un atto di commiato dal quadro, senza il quale non potrebbe nascere l'opera successiva.
Quella del Vetere è un'arte aperta al libero gioco del dialogo con l'osservatore cui concede il riconoscimento e il godimento di forme e colori. Pittura introspettiva ma pronta ad essere comunicata e concessa all'altro. Non è un ritrattista in particolare, non è un paesaggista di preferenza e le immagini di diverse realtà convivono con schegge di memoria visiva: visioni di un attimo colte prima di svanire nel nulla degli accadimenti quotidiani.
Personaggi famosi si affacciano nella finestra della cornice già consacrati dalla loro storia particolare, ma riproposti dall'arte come miti senza tempo e consacrati alla memoria collettiva. In qualche opera l'autore gioca a ribaltare le carte in tavola con ironia. L'amore per la natura è presente ma non totalizzante della sensibilità del pittore. L'autore non si estranea mai dalla vita concreta e dalla socialità ma si concede senza falsi pudori qualche attimo di poesia. L'arte e la scrittura consacrano la memoria di una civiltà. Per questo è importante essere partecipi e consapevoli dell'una e dell'altra".
A grande richiesta, la mostra delle opere di Mario Vetere sarà ancora visitabile, nei locali della Pro Loco, nei giorni 17, 18 e 19 agosto.