Sanità. Loiero, nel piano di rientro non prevista la chiusura di Cariati
"Il presidente Scopelliti in questi giorni mi chiama in causa dicendo che sta attuando il mio Piano di rientro nel settore sanitario, lo stesso che per mesi ha demonizzato. La cosa può anche lusingarmi e qualche considerazione, perciò, la voglio fare. Anche perché quello che sta accadendo, con le popolazioni in piazza e una insicurezza dilagante, preoccupa pure la minoranza che può e deve dare il proprio contributo". Così Agazio Loiero, ex presidente della Regione e consigliere regionale del Pd. "Pur notando con piacere che il presidente Scopelliti mutua anche il mio linguaggio parlando adesso dei piccoli ospedali come presidi di morte da chiudere, quando in passato faceva magari ironia, se veramente sta attuando il Piano elaborato dalla mia giunta – continua Loiero - voglio però precisare che esso non prevedeva la chiusura dell'ospedale di Cariati. Anzi. In un incontro promosso dal prefetto di Cosenza nell'agosto del 2009, presenti l'ex direttore generale del Dipartimento Salute, Andrea Guerzoni, e l'ex direttore generale dell'Asp Franco Petramala si convenne per iscritto, e ci sono documenti a dimostrarlo, che il presidio di Cariati non sarebbe stato cancellato come invece ora si vuole fare. Superato il problema della chirurgia, avrebbero funzionato la dialisi, la medicina-cardiologia, la riabilitazione, il laboratorio, la radiologia e il pronto soccorso".