Sanità. Piano di rientro, Scopelliti incassa l’ok delle organizzazioni sindacali del settore
Il Presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti esprime soddisfazione per la nota delle organizzazioni sindacali le quali sollecitano il Governatore ad andare avanti nel piano di rientro. “Le organizzazioni sindacali dell’area della Dirigenza medica, veterinaria, sanitaria, tecnica, professionale e amministrativa – si legge nella nota delle sigle - coerentemente a quanto più volte da tempo sostenuto e ribadito nella conferenza stampa del Settembre 2009 denominata ‘Ospedali sicuri?, sollecitano il Presidente della Giunta regionale Giuseppe Scopelliti, nella Sua qualità di Commissario ad acta per il piano di rientro dal disavanzo a perseguire l’obiettivo di un vero e profondo riassetto del Servizio Sanitario Regionale. Non è più tempo di difendere, per fini meramente campanilistici, clientelari ed elettorali rendite di posizione costituite da strutture ospedaliere sprovviste dei minimi requisiti di sicurezza per i pazienti e per coloro che ai pazienti, in condizioni fuori da ogni accettabile standard tecnico, devono garantire la tutela della salute. Assistiamo, oggi, alla difesa di strutture che – continuano i sindacati - già da molto tempo hanno cessato la loro funzione di ospedali per trasformarsi in reliquati che forniscono alibi, ai cattivi amministratori, per attuare una politica demagogica spacciata per interesse dei cittadini. I cittadini hanno bisogno di amministratori capaci di comprendere la realtà in cui oggi, per colpe di tutti, si trova la nostra Sanità e che siano in grado, attraverso un salto culturale di comunicare la realtà e i modi per superare il difficile momento dopo il quale, nel breve, si potrà accedere alle risorse finanziarie di proprietà della Calabria, bloccate a causa dell’enorme deficit accumulato negli anni. L’evoluzione della Medicina, in campo scientifico e tecnologico, ha fatto sì che oggi per tutelare al meglio la salute dei Cittadini non occorra il vecchio criterio del ‘posto letto’ bensì un sistema più snello modellato, come in tutti i Paesi del mondo, sul criterio hub & spoke, un sistema dell’emergenza integrato e coordinato, un filtro preospedaliero e una convalescenza post-acuzie deospedalizzata; il tutto realizzabile, da una parte, con il riassetto della rete ospedaliera dismettendo gli ospedali potenzialmente pericolosi, e, dall’altra, con il potenziamento del territorio. Solo un riassetto del Servizio Sanitario Regionale basato su questi criteri potrà dare sicurezza a tutto il sistema e valorizzare a pieno i suoi professionisti sempre più costretti a una medicina difensiva che mortifica la loro esistenza professionale e che potrebbe danneggiare i pazienti privandoli di prestazioni assistenziali adeguate alla domanda. Considerato che dal riassetto auspicato scaturirà la necessità di riallocare molte figure dirigenziali del SSR le sottoscritte OO.SS. chiedono al Presidente On. Scopelliti un impegno formale di confronto al fine di valutare tutti gli aspetti derivanti da questa mobilità a tutela dei diritti e delle professionalità degli stessi Dirigenti”