Sanità, Barbanti (Al): “Basta con le gestioni clientelari”
“Le aziende sanitarie ed ospedaliere della Calabria devono uscire dalla gestione precaria del commissariamento ed avere una guida stabile affidata a professionisti di comprovata esperienza e competenza. Con le nomine che presidente della Regione Mario Oliverio si accinge a fare non può esserci spazio per riciclati o improvvisati manager della sanità promossi tali solo per filiazione partitica o correntizia”. È quanto sostiene Sebastiano Barbanti, deputato di Alternativa Libera
“I partiti devono stare fuori dalle nomine, la politica - prosegue Barbanti - ha già fatto abbastanza danni negli anni passati portando il settore al commissariamento per l'incapacità della classe dirigente locale ad operare nell'esclusivo interesse dei cittadini. Nei prossimi giorni incontrerò il commissario di Governo Massimo Scura per manifestargli le mie riserve sul piano delle assunzioni concordato con le aziende. Un piano che, a mio avviso, non è in grado di ridurre l'emigrazione sanitaria e qualificare i servizi".
"E' giusto, come ha fatto il commissario, auspicare una maggiore produttività degli ospedali pubblici, ma - dice ancora il deputato di AL - un reparto per essere attrattivo deve essere guidato da medici altamente specializzati e di valore largamente riconosciuto. Il fatto che oltre cinquanta posti di primario nei prossimi anni restano senza una guida è un limite per la sanità calabrese. E' inaccettabile che si continui ad avere Unità Operative complesse dando gli incarichi ai facente funzioni. Bisogna fare i concorsi ed assumere i medici in base a curriculum di qualità. Inoltre a Scura ribadirò che è necessario una maggiore trasparenza nei rapporti tra la pubblica amministrazione e le strutture private accreditate. Non ci possono essere ombre in un settore dove si annidano interessi poco chiari”.