Il 12 settembre presentazione del libro di Ruggero Pegna
A poco più di un mese dalla pubblicazione da parte della casa editrice Falco, “Il cacciatore di meduse”, il nuovo romanzo di Ruggero Pegna che racconta la storia di un piccolo migrante somalo e dei suoi amici immigrati di tutto il mondo, continua ad emozionare, raccogliendo unanimi consensi di lettori e critici.
Dopo le numerose presentazioni delle scorse settimane, tra cui quella della versione in braille per ciechi e ipovedenti a cura dell’Uici di Vibo Valentia, il prossimo 7 settembre “Il cacciatore di meduse” sarà ospite del Premio Sele d’Oro di Oliveto Citra, in provincia di Salerno, dove sarà presentato alle ore 17.00 in Piazza Monumento dallo stesso sindaco Carmine Pignata, che lo ha personalmente voluto nella prestigiosa manifestazione.
Il 12 settembre, poi, altra tappa a Crotone, dove sarà presentato alle ore 19.00 a Palazzo Giunti nel quadro degli “Incontri del Caffè Letterario” del Distretto Culturale Urbano.
In questo particolare momento storico, la storia attualissima di Tajil, dalla sua vita nella capanna sul fiume Jubba con la mamma e i nonni, alla traversata del deserto e del Mediterraneo, dallo sbarco a Lampedusa, salvato da pescatori siciliani dopo l’affondamento del suo barcone, alla lotta per sopravvivere nel nuovo Paese di “bianchi”, ci ricorda che il colore che conta non è quello della pelle ma quello del cuore.
Un racconto originale, tra cruda realtà e toni talvolta fiabeschi, che vuole trasmettere il suo carico di emozioni ed umanità ad un mondo spesso indifferente al dramma dei migranti ed ad una società del cosiddetto benessere in cui, ancor più spesso, si annidano sentimenti razzistici e discriminatori. Un romanzo di successo che, inevitabilmente, commuove e scuote le coscienze di chi legge la storia del piccolo Tajil, ricca di sorprese fino all’inimmaginabile finale.
Ambientata perlopiù in Sicilia, tra Lampedusa dove sbarca e San Vito Lo Capo che diventa la sua temporanea dimora, la storia del piccolo cacciatore di meduse riesce a coinvolgere i lettori, fino a trascinarli nelle mille avventure del protagonista, in una sorta di immedesimazione che, superando ogni tipo di barriera e diversità, produce istintivi impulsi di amore e solidarietà.
Un autentico romanzo di formazione che convince per il suo racconto sincero e appassionante, unico in questo genere, capace di aprire un dibattito senza pregiudizi su temi scottanti come razzismo, accoglienza e integrazione, partendo dalla purezza dei sentimenti.