Comune: un corso per imparare l’arte della corretta raccolta dei funghi
L’autunno cosentino è come sempre accompagnato da belle gite in Sila a raccogliere funghi, una risorsa in più del nostro territorio non sempre curata ed apprezzata come converrebbe. Sono circa 1500 i raccoglitori amatoriali muniti di regolare tesserino, del quale però è sprovvisto un numero altrettanto vasto di cercatori, certamente meno consapevoli e quindi potenzialmente causa di danni a se stessi e all’ambiente. L’Amministrazione comunale, attraverso l’Assessorato alle Attività economiche e produttive, ha organizzato una campagna informativa sul modo più corretto per andare a funghi nei boschi, per raccogliere e gustare i gustosi frutti, per commercializzarli.
L’iniziativa è stata presentata questa mattina in conferenza stampa al Comune. A spiegare il progetto complessivo è stato il funzionario Bernardino Pandolfo, che ne ha curato tutte le fasi. E’ stato innanzitutto redatto un opuscolo con molte informazioni utili, in distribuzione anche presso l’Urp di piazza dei Bruzi. Ma soprattutto si è stretto un accordo con l’Associazione micologica Sila Greca di Acri per tenere dei corsi formativi che partiranno a breve alla Casa delle Culture. Importantissima è infatti la corretta conoscenza di poche ma fondamentali regole per evitare le tante tragedie della montagna di cui spesso si occupa la cronaca nazionale e per salvaguardare l’incolumità di chi poi consuma i funghi, a volte raccolti da sé, altri da raccoglitori solo apparentemente dotati della giusta professionalità. Eppure, il tesserino è obbligatorio e procurarselo deve essere considerato un impegno civile, prima ancora che un modo per evitare salate multe. Peraltro- ha rilevato ancora Pandolfo- una più corretta raccolta porterebbe ad una migliore commercializzazione e, quindi, ad un sostegno più strutturato all’economia del territorio. Né va trascurato l’effetto che la piacevole attività, naturista e gastronomica insieme, può rivestire sotto il profilo turistico. Imparare –si sa- è più facile se si comincia da piccoli. Ecco perché il progetto è rivolto anche ai giovanissimi. Il dirigente del servizio Pubblica Istruzione Luigi Bilotto ha parlato dell’operazione conoscenza che si svolgerà nelle ludoteche comunali, i cui frequentatori saranno accompagnati sia alle varie Sagre che si svolgeranno nelle prossime settimane, sia nei dintorni di Cosenza a verificare sul campo i dati acquisiti.
Nelle scuole invece si terranno conferenze e saranno portati pannelli illustrativi delle principali specie commestibili e non. “Prima ancora dei funghi bisogna conoscere i luoghi dove si va”- ha detto poi il rappresentante del C.A.I. Marco Noci. Anche qui poche ma sane regole per evitare di smarrirsi o di cadere in un burrone: attenzione ai punti di riferimento per non perdere l’orientamento, andare sempre insieme a qualcun altro, stare sempre a portata di voce del compagno, abbigliamento adeguato e in particolare scarpe comode ma che abbiano buona presa sul terreno. Prodigo di informazioni tecniche su raccolta e commestibilità è stato Carmine Lavorato, esperto micologo dell’Associazione Sila Greca, che ha spiegato gli obiettivi del corso, consigliato soprattutto a chi commercializza i funghi, ma anche ai cercatori per diletto personale. Si parlerà di funghi e di piante, di raccolta, di commercio, dei tesserini per professionisti o amatoriali. Interessante sapere che in Sila sono presenti centinaia di specie, ma – proprio per ignoranza- pochissime sono quelle commercializzate. Inoltre – e, ancora una volta, in pochi lo sanno- vi sono tutte le specie di tartufo presenti nel resto d’ Italia. Dunque, una risorsa da meglio valorizzare partendo però dalla sicurezza.
“Consapevoli di tutto questo – ha detto l’Assessore Marco Ambrogio, concludendo i lavori - l’Amministrazione comunale ha voluto operare una scelta responsabile. Non ci si limiterà a rilasciare tesserini, ma si organizza un corso che certamente risulterà utile a tanti. Puntiamo soprattutto a fornire una conoscenza più appropriata ai giovani, che devono essere avvertiti della necessità di osservare regole di sicurezza e rispetto dei luoghi. Una raccolta sana, infine, è indispensabile per gettare le basi di una migliore e più produttiva commercializzazione dei doni che ci fa il territorio.”
Ambrogio ha quindi rivolto un appello a tutti i “cercatori” , anche quelli che si ritengono al di sopra di ogni rischio di errore, affinchè non sottovalutino l’importanza di apprendere dagli esperti le regole necessarie. Per avere più dettagliate informazioni ci si può rivolgere agli Uffici delle Attività economiche e produttive in piazza Cenisio. Gli opuscoli sono in distribuzione anche presso l’Urp di piazza dei Bruzi.