Avviato l’anno scolastico 2015/2016 a Tropea, gli auguri di Beatrice Lento

Vibo Valentia Attualità

Riceviamo e publichiamo.

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"Col sole in fronte! La nostra avvincente avventura si rinnova nell’impegno del novello anno scolastico che ci lega nel cerchio magico dell’educazione, protagonisti di un affascinante impegno condiviso…a noi tutti l’augurio che nasce da un cuore coinvolto!.

Rapportandoci agli studenti non smarriamo il senso della delicata fase della vita che attraversano.La complessità dell’adolescenza custodisce un’identità in costruzione, oscillante tra il non sapere chi si è e la paura di non realizzarsi così come si sogna e il nostro oggi, carico di cultura di morte, non offre ai giovani costruttori riferimenti sicuri tingendo il percorso di un’ incertezza che fa male.

Cari ragazzi di questo tormentato tempo nonostante tutto, vi attende l’inevitabile prova che segna il passaggio all’età adulta e nessuno potrà liberarvi dal confronto, simbolico ma cruento, con l’autorità diventata spesso inconsistente. Il nichilismo si rafforza e, troppo spesso, lascia spazio al canto delle sirene che vorrebbe attrarre la vostra fresca e fragile giovinezza in un vortice senza senso e senza domani.

In questo scenario che non mi piace in cui si ergono muri e barriere spinate, in cui si scavano fossati che separano, in cui si trasforma il mare in un’enorme, lugubre urna, occorre ricercare la luce che accende il futuro… il vostro, cari ragazzi che a noi guardate con trepidante attesa ed il nostro che in voi appaghiamo il desiderio di eternità. La certezza della strada fortunatamente non manca perché solo quella intrecciata di relazionalità positiva, di solidarietà, d’accoglienza e d’amore potrà salvarci. Spezziamo, con la riscoperta dei valori dell’anima, le catene che sempre più ci costringono nella prigione dell’isolamento, dell’individualismo, dell’egoismo e dell’odio.

Noi educatori non dimentichiamo che è impossibile istruire senza formare e che per educare occorre il coraggio di entrare nei meandri dell’emotività “sporcandosi” le mani di sentimento. Il nostro compito principe è la formazione dell’io dei giovani perché se la loro identità non si definisce in contesti sani si edificherà nella deriva della cultura dello sballo.

Offriamo ai ragazzi i riconoscimenti di cui hanno bisogno, educhiamoli ad essere se stessi, ad amare e valorizzare le proprie luci e ad accettare e riscattare le proprie ombre. Guidiamoli ad apprezzare il sacrificio e il dolore perché “Tutto quello che non mi fa morire, mi rende più forte” (Nietzche) e rassicuriamoli della nostra guida che li traghetterà… nonostante tutto su un mare minaccioso e violento.

E Voi, adorati Ragazzi, aspirate alla libertà che si conquista con la responsabilità e la consapevolezza! Ponetevi domande e cercate le risposte! Guardate oltre la punta dei vostri capelli alzando lo sguardo verso l’altro da voi! Ricercate le ingiustizie per combatterle! Paura, sfiducia, apatia, rinuncia, dipendenza e rassegnazione non abbiano il sopravvento!

Tutti insieme sogniamo un mondo più giusto scommettendo sulla capacità di portare fuori la forza delle nostre idee e …mettiamoci in gioco! Contaminiamoci nel rapporto con l’altro e arricchiamoci attraverso il confronto… aperto, senza remore e riserve! E’ così bella e avvincente questa strada irta che disdegna le scorciatoie e si inerpica col sole in fronte! Auguri a tutti noi!".

Beatrice Lento, dirigente scolastica