Confacit avvia un programma sulla legalità

Catanzaro Attualità

Le Sezioni di Confacit Catanzaro e Satriano hanno incontrato il Prefetto di Catanzaro dott.ssa Luisa Latella per mettere a punto un programma di azioni volte a sensibilizzare i cittadini sull’importanza del rispetto delle regole e della dignità dell’uomo, a diffondere la conoscenza dei diritti fondamentali e della presa di coscienza della necessità dell’assunzione di doveri da parte di ciascuno, condizioni indispensabili per la realizzazione di una sempre maggiore democrazia.

All’incontro hanno partecipato le presidenti Confacit di Satriano sig.ra Nadia Montirosso e di Catanzaro arch. Teresa Gualtieri, il Colonnello dott. Ugo Cantoni Comandante provinciale dei Carabinieri, la dirigente del Liceo Artistico di Squillace prof.ssa Caterina Scarpino, i docenti di arte ceramica Massimo Polia e Giuseppe De Fazio.

Il progetto prende l’avvio dalla volontà di ricordare l’Appuntato dei Carabinieri Renato Lio, ucciso a Satriano nel 1991 nell’esercizio delle sue funzioni ed in memoria del quale, a conclusione del percorso programmato, verrà inaugurata un’opera artistica realizzata a cura dell’Istituto d’Arte di Squillace.

La vita dell’Appuntato Lio diventerà un simbolo per educare alla legalità, per far comprendere che le forze dell’ordine sono al servizio dei cittadini e li tutelano, e che il rispetto delle regole è essenziale per la crescita sociale.

Il progetto, che è sostenuto dalla Confacit provinciale e nazionale rappresentata dal dott. Luigi Bulotta e dall’avv. Antonio Nania, prevede alcuni momenti significativi nelle scuole dei territori di Catanzaro, Satriano e Soverato, con particolare attenzione alle periferie, avvalendosi di contributi da parte della Prefettura e delle Forze dell’Ordine, oltre che di esperti in tema di diritto.

E’ prevista la testimonianza della sig.ra Anna De Luca, vedova dell’Appuntato, per far comprendere la profondità dei sentimenti umani, dei rapporti di affetto, della quotidianità della vita familiare, che si celano dietro le divise delle Forze dell’Ordine ed i Tutori della Legge, troppo spesso non considerati e distrutti da atti di violenza.