Regione, approvato l’atto d’indirizzo per garantire gli equilibri di bilancio
La Giunta regionale, su proposta del Vicepresidente con delega al Bilancio, Antonio Viscomi, nell’ultima seduta, ha adottato – informa una nota dell’Ufficio stampa - un atto d’ indirizzo per garantire il rispetto degli equilibri di bilancio, dando attuazione, così, a quanto previsto dall’art. 3 della L.R. 11/2015 che consente di introdurre limiti, anche di carattere informatico, all’assunzione di obbligazioni giuridicamente vincolanti a valere sugli stanziamenti relativi all’esercizio finanziario in corso.
Il punto di partenza della deliberato è, in sé considerato, del tutto intuitivo: il rispetto delle nuove regole vigenti, in tema di equilibrio di bilancio, necessita di azioni congiunte mirate ad incrementare il volume delle riscossioni ed a ottimizzare la spesa regionale che produce un impatto immediato in termini di equilibri di bilancio, sia di parte corrente che di parte in conto capitale. Come ogni famiglia ben sa, se non ci sono entrate ma solo spese, l’equilibrio di bilancio non può certo essere assicurato. Da qui la necessità di attivare, in modo immediato e vincolante, tutti i Dipartimenti regionali richiedendo ai relativi Dirigenti generali di operare per massimizzare il volume delle riscossioni nel corso dell’esercizio finanziario 2015, mettendo in atto una serie di attività analiticamente individuate dalla delibera.
Tra queste, alcune riguardano la riscossione dei crediti tributari e tariffari della Regione, che la Giunta, essendo consapevole delle condizioni economiche di contesto, vuole incentivare anche mediante percorsi agevolati e promozionali. Altre attività sono relative alla riscossione dei crediti vantati dalla Regione presso Autorità centrali e ancora non materialmente erogati per ritardi nella rendicontazione delle attività pure già svolte. Altre ancora riguardano il recupero delle somme erogate dalla Regione a beneficiari, pubblici e privati, di progetti finanziati con il POR Calabria 2000-2006, che non sono state rendicontate alla Commissione europea e che non possono essere più rendicontate a valere sulle risorse liberate correlate al medesimo POR Calabria 2000-2006. Questi alcuni elementi relativi alle entrate. Per quanto riguarda le uscite, la delibera assunta dalla Giunta intende assicurare gli equilibri di bilancio prevedendo, entri limiti massimi di erogazione, classi di priorità nelle spese e criteri cronologici all’interno di ciascuna classe. La Giunta ha chiara consapevolezza che, considerando il contesto economico, la priorità non può che essere configurata in chiave sociale, ma ritiene che sia necessaria una più attenta strategia al fine di assicurare, proprio in periodi di scarsità, che i flussi di risorse in uscita siano impegnati su spese produttive, capaci cioè di generare ulteriore rendimento economico. La deliberazione della Giunta, assunta lo scorso ventiquattro settembre, precede il giudizio di parificazione della Corte dei Conti, ma ben si collega allo stesso ed anzi anticipa in qualche modo le misure che la Corte ha chiesto alla Regione di mettere in atto. D’altronde, non potrebbe essere diversamente, non essendo più possibile continuare a pensare alla Regione come un ente di mera erogazione: nel contesto economico attuale e nell’ambito del sistema di bilancio introdotto negli ultimi anni, non è più possibile guardare alle uscite senza aver una visione chiara delle entrate. Ogni euro pubblico speso deve essere capace di generare ulteriore ricchezza e non tradursi in una mera spesa improduttiva.