Calabria “Terra di Vino” nella seconda giornata del Protagonismo in Expo
Una terra antichissima, da sempre coltivata, che nella vite, nel vino, ha simboli riconoscibili, un segno forte che ne marca l’identità. La Calabria, è “Terra di Vino”, il titolo della seconda giornata della Settimana del Protagonismo in Expo Milano 2015, in corso in Padiglione Italia sino a Mercoledì 30 settembre. Una giornata intensa ed interessante, seguita a quella di apertura dedicata alle eccellenze agroalimentari del territorio, in cui la Regione Calabria ha presentato al vastissimo pubblico dell’Esposizione Universale un tema di grande fascino che accumuna fortemente quella calabrese alla storia del mediterraneo, ma anche un settore strategico nell’economia e nella società regionali.
Tre workshop nel Padiglione del Corriere della Sera ed una degustazione guidata di vini in purezza, hanno portato i visitatori ed i tantissimi partecipanti nel mondo del vitivinicolo della Calabria, in un viaggio che arriva ad oggi dalle radici di una produzione millenaria. Quella della Calabria dall'antico nome Enotria, che, secondo una interpretazione accreditata, fa riferimento proprio al palo sul quale si avvolgeva la vite, che nella vitivinicoltura riconosce una vocazione antica che arriva alla contemporaneità, tanto che le zone di produzione passate coincidono con quelle attuali, spesso anche con quelle archeologiche.
Con una superficie a vigneti di circa 12mila ettari, gran parte dei quali concentrati nel crotonese e nel cosentino, ed una produzione per ettaro di circa 110 quintali, la Calabria conta 36 vitigni autorizzati dei quali il 50% autoctoni, pari al 60% della superficie vitata . I principali vitigni autoctoni sono il Gaglioppo, il Greco Bianco e Nero, il Magliocco. Nove le produzioni DOC: Cirò, Bivongi, Greco Bianco, Lamezia, Melissa, S. Anna di Isola Capo Rizzuto, Savuto, Scavigna, Terre di Cosenza (Condoleo, Donnici, Esaro, Pollino, San Vito di Luzzi, Colline del Crati, Verbicaro); 10 le IGT: Arghilà, Calabria, Costa Viola, Lipuda, Locride, Palizzi, Pellaro, Scilla, Val Damato , Val di Neto. Circa 9,5 milioni le bottiglie prodotte annualmente, di cui il 15% raggiunge il mercato estero.
Calabria, ancora, terra d’uve ricchissime di biodiversità, nella quale è in atto un progetto di recupero delle varietà dimenticate e di riscoperta di vitigni dismessi, di produzioni di qualità sempre più riconosciuta ed elevata. Un settore cui la Regione Calabria destina particolare attenzione, come sottolineato dal direttore generale del Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari della Regione Carmelo Salvino. Un settore, ancora, capace di essere anche forte attrattore turistico.
Indicazioni tutte, queste, venute dagli incontri della giornata, partiti da un approfondimento sull’archeologia del vino e sulla storia dei vitigni calabresi che ha visto insieme la Regione con l’Università della Calabria, con contributi dei docenti Stefania Mancuso (Luoghi di produzione e luoghi di consumo del vino: alcuni esempi di archeologia calabrese); Alessandra Pecci (Vino e residui chimici nei materiali archeologici. Potenzialità per il riconoscimento delle aree produttive antiche); Tullio Romita (Turismo di vino).
In collaborazione con il Consorzio “Euvite”, la Regione ha quindi parlato de “La biodiversità dei vitigni autoctoni calabresi, patrimonio dell’Italia”; Carmine Maio, responsabile dell’Ufficio Vitivinicolo della Regione Calabria. Ad intervenire, ancora, Italo Antonucci, direttore Arsac. Relazioni puntuali da Anna Schneider del Cnr/Istituto di Virologia Vegetale, Università di Torino Grugliasco e Franco Mannini, Cnr/Istituto di Virologia Vegetale, Università di Torino Grugliasco.
Ancora con i Consorzi di Tutela del Vino, focus sul vino calabrese, coordinato dal giornalista di settore Giovanni Gagliardi, nei mercati internazionali, con particolare riferimento alle attività poste in essere dalla Regione Calabria per la promozione e la commercializzazione. Ad intervenire, il dirigente del Settore Promozione e Valorizzazione delle Filiere Produttive Agricole e Agroalimentari della Regione Calabria Giacomo Giovinazzo e Gennaro Covertini, divulgatore dell’Agenzia Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese.
Particolarmente apprezzata, a chiusura giornata la degustazione di vini dai vitigni-simbolo della Calabria, il Gaglioppo e il Magliocco, sempre in collaborazione con i Consorzi di Tutela.
All’insegna della contaminazione culturale, il trascinante sound dei Taranta Nova, esibitisi nel gremito, e partecipe, in Palazzo Italia. Oggi, domenica 27 settembre, giornata della Settimana del Protagonismo dedicata al Cibo Naturale.