Lavoratori raccolta rifiuti catanzarese, ad ottobre sciopero di solidarietà
"Sabato 3 ottobre, presso la Camera del Lavoro di Borgia, alla presenza del segretario generale FP-CGIL Catanzaro/Lamezia, Bruno Talarico, insieme tutti i lavoratori impegnati nelle vertenze in atto che la FP-Cgil Catanzaro sta seguendo delle diverse aziende che gestiscono la raccolta della spazzatura nei comuni di Argusto, Gagliato, Palermiti, Settingiano, Borgia. Insieme ai lavoratori del depuratore consortile dell’Unione dei Comuni Versante Ionico, hanno tenuto una assemblea congiunta per determinare unitariamente percorsi di lotta da intraprendere nei prossimi giorni".
E' quanto scrive il Segreteria Provinciale FP CGIL Catanzaro/Lamezia, Bruno Talarico.
"Il prossimo 6 ottobre - continua la nota - presso la Prefettura di Catanzaro, è convocato un primo incontro di raffreddamento per la vertenza in essere presso il cantiere di Sear srl nel comune di Borgia, per la quale è prevista una prima giornata di sciopero per il prossimo 9 ottobre.
In questi ultimi giorni dobbiamo registrare, grazie alla stampa, che i lavoratori della Sear Srl sono stati costretti a utilizzare spazi non idonei per svolgere il servizio assegnato. Non entriamo nel merito delle effettive autorizzazioni e dei mancati controlli da parte della stazione appaltante, ma chiederemo lumi all’azienda e al Sindaco, nell’incontro del 6 ottobre.
Abbiamo dato fiducia all’azienda, revocando il primo sciopero indetto nel mese di luglio. Credevamo che l’accordo di rivedere i livelli professionali nei primi giorni di settembre, fosse esperito.
Ma come al solito alle nostre segnalazioni la solita risposta silenziosa del nulla. Al mancato rispetto dell’accordo, si aggiungono oggi, la mancata erogazione delle mensilità di agosto, e di settembre.
Insieme ai lavoratori di Borgia, altri operai della gestione del depuratore consortile gestito dall’unione dei comuni del Versante Ionico con sede ad Isca Marina, iniziavano la loro lotta per i loro salari che ormai ammontano a 13 mensilità.
La sopportazione dei lavoratori è ormai esaurita ed abbiamo avviato le procedure per uno sciopero forte ed incisivo, magari a tempo indeterminato.
Prima di questa vertenza, il 1 ottobre, abbiamo avuto un’altro tavolo di raffreddamento, riferito ai lavoratori dell’azienda Tecnoservizi srl, la stessa che gestisce la raccolta dei rifiuti nei comuni di Argusto Gagliato e Palermiti. Al tavolo di raffreddamento, presso la Prefettura di Catanzaro, si sono presentati soltanto i rappresentanti del comune di Gagliato e Argusto. Sia l’azienda che il Comune di Palermiti hanno disertato la riunione. Su invito del Prefetto, abbiamo deciso di sospendere lo sciopero e aggiornare l’incontro nei prossimi giorni.
Precedentemente nei primi giorni di agosto, nel Comune di Settingiano altri lavoratori, iscritti alla FP-Cgil di Catanzaro, sono stati esclusi dagli appalti, successivamente assegnati ad altra azienda. Contemporaneamente al comune di Settingiano abbiamo seguito con incessante impegno la vertenza degli ex lavoratori dell’Ecoservizi srl a Squillace.
Da mesi siamo, altresì, impegnati nella vertenza dell’impianto consortile del comune di Nocera Terinese, che vede collettati i comuni di Falerna, Amantea e Belmonte Calabro.
Anche qui la musica è sempre la stessa oltre a tutte le mancanze di cui sopra i salari sono erogati a singhiozzo, la ditta opera scelte discrezionali su quali operai pagare, per cui quelli che hanno chiesto di essere rappresentati dal sindacato non percepiscono lo stipendio, tanto c’è l’art. 5, chi invece ha scelto di sottostare al ricatto del “Padrone” viene a volte accontentato.
In questa vertenza si registra un elemento di gravità in più, l’amministrazione comunale di Amantea, alla quale sono stati richiesti i pagamenti diretti, non risponde al sindacato ma non risponde neanche alle sollecitazioni della Prefettura.
Per tutti, il problema rimane prevalentemente lo stesso, i salari che non vengono erogati, scarsa ed inidonea profilassi sanitaria, livelli professionali non rispettati per il lavoro effettivamente svolto. Cambi d’appalti che non tutelano i lavoratori, perdita consistente di salario per effetto di mancata percezione delle indennità, libri unici del lavoro irregolari, mezzi di trasporto non idonei o addirittura privi dell’assicurazione RCA.
Nell’assemblea di sabato i lavoratori, a conclusione delle assemblee, hanno deciso di unire le proprie lotte. Dopo gli incontri in Prefettura, si deciderà un giorno di sciopero di solidarietà da tenersi nel mese di ottobre.
I lavoratori non vogliono più essere pagati con l’applicazione della procedura ex articolo 5 DPR 207/2010, non vogliono più rimanere ostaggio dei tempi della burocrazia delle amministrazioni comunali.
Tutte le nostre lotte sono indirizzate per definire i diritti dei lavoratori negli appalti, ed ecco perché si rende necessario che i comuni interessati sottoscrivano un protocollo che impedisca alle aziende di scaricare le proprie inadeguatezze aziendali, sui lavoratori.
Auspichiamo che l’articolo 6 del CCNL Fise, trovi reale attuazione venisse regolarmente eseguito dalle amministrazioni comunali e che venga vincolato già nella stesura dei bandi di appalto. Nello stesso protocollo, l’utilizzo della procedura di sostituzione per il pagamento dei salari da parte della stazione appaltante è legato ad una possibile penalità per la perdita dello stesso appalto. Quando diventa un’ordinarietà e viene reiterata, per più di 3 volte nell’arco di un anno, e senza accordo sindacale, il committente ha la facoltà di rescindere il contratto in danno, sostituendosi per i pagamenti non erogati dalla stessa azienda. Una sperimentazione della FP-Cgil sugli appalti dei servizi di raccolta della spazzatura e la gestione dei depuratori consortili, da estendere a tutti gli appalti pubblici per l’acquisto o la fornitura o prestazione di servizi.
L’obiettivo che ci prefiggiamo non è ambizioso ma rappresenta la voglia di normalità soprattutto nel nostro territorio dove l’infiltrazione mafiosa esiste ed è palpabile, e diventa un utile rafforzamento e sostegno alla lotta contro la criminalità, ed anche una leva per creare sviluppo e lavoro stabile salvaguardando l’ambiente".