Davide Sottile (Udc), futuro a tinte fosche per la città
Da cittadino, da giovane imprenditore e da persona di partito, mi ritrovo spesso ad analizzare e poi dibattere su quanto accade quotidianamente nella nostra città. – si legge in un comunicato di Davide Sottile, Responsabile rapporti con le associazioni Udc giovani Calabria - Mi raffronto con dei concittadini, colleghi di lavoro e con amici del mio partito, ma anche di altre forze politiche, di qualsiasi appartenenza. Quello che viene dipinto è un quadro a tinte fosche che non lascia prevedere nulla di buono per il futuro della nostra città. Sono poche le eccellenze che caratterizzano il nostro territorio e molte invece le mancanze che lo stanno impoverendo di anno in anno. In molte persone vedo la rassegnazione, in alcuni le buone intenzioni, ma soltanto da poche sono emerse proposte concrete e reale voglia di cambiamento. La nostra - continua Sottile - è una città in continua emergenza, i servizi rivolti al cittadino si riducono sempre di più e sempre più spesso si ritorna a dire che per un qualsiasi bisogno è obbligatorio recarsi negli altri centri capoluogo della regione. Preoccupa l’indifferenza con la quale i crotonesi assistono a tutto ciò, quasi come se a loro non importasse, l’impressione è che molti si lasciano vivere in attesa di un qualcosa di indefinito che però tarda ad arrivare. “Qualcosa succede sempre” dicono il più delle volte, ma è necessario che questo accadimento sia in chiave positiva altrimenti non ci saranno più neanche le condizioni per curare il proprio piccolo orticello e lasciarsi vivere. Così assistiamo ogni giorno alla partenza di nostri concittadini che sperano di avere una vita più dignitosa lontano dalla propria terra che da amata diventa odiata, che bellissima si trasforma in difficile da vivere tanto da cercare adozione lontano. E così assistiamo ad un impoverimento generale, la forza lavoro parte con le valigie piene di speranza alla ricerca di un futuro migliore, partono anche i giovani con tutta la loro freschezza, ma più preoccupante è l’emigrazione dei cervelli, quelli che possono portare idee innovative. Partono i giovani laureati, quelli che con una cultura maggiore potrebbero innescare nuovi principi di cambiamento solo con la loro voglia di fare. Con questo impoverimento culturale ed anche demografico, è facile prevedere che nei prossimi anni verranno a mancare le proposte perché adesso non ci sono le condizioni per restare e lavorare per il bene della nostra collettività. Il lavoro sembra una chimera lontana, a Crotone è ormai straordinario sentire che si lavora, è ormai normale sentire parlare di cassa integrazione, disoccupazione e lavoro nero. Eppure dovrebbe essere la cosa più naturale del mondo, lavorare per il sostentamento della famiglia, per avere sempre un maggiore benessere ed ambire a nuovi traguardi. È così che sogno, perché questa realtà è troppo lontana, la mia città, una fucina di idee, una città in fermento, ma tutto ciò ci può essere solo se c’è una base economica solida. Le elezioni amministrative sono ormai alle porte, sei mesi passano in fretta e Crotone ha bisogno di una guida che possa portarla fuori da questa situazione che definire difficile è un eufemismo. Serve una svolta, un uomo nuovo giovane ma con esperienza amministrativa e politica, che abbia idee innovative e voglia di cambiamento, che ama la sua città ed ha fatto della passione politica un’autentica missione.